Priscilla Salerno, attrice hard ed imprenditrice, ha consegnato l’ultima provocazione in questi giorni. Sul set con le scarpe rosse per dire ‘stop alla violenza sulle donne’.
“La violenza contro le donne e’ battaglia culturale. Si combatte in ogni campo. Io lo faccio nel mondo del porno, a testa alta. Perché è il mio carattere, perché è una cosa giusta. Perché il mondo del porno deve cambiare ed imparare a portare più rispetto alle donne. Bisogna fermare le scene di violenza, quelle delle donne considerate oggetto. Il nostro compito, vale per ognuno di noi ed in ogni settore, è trasferire esempi sani ai più giovani. E senza ipocrisie”
E’ una battaglia complicata
“Si, lo è. Ma non per questo mi fermo. Gli episodi di violenza dei quali si discute con frequenza, penso alle violenze sulla Terrazza Paradiso a Milano, penso al caso di Grillo jr, da accertare per carità, ci devono indurre ad una riflessione. La donna non è un oggetto in mano agli uomini, sembra banale ma va spiegato. Ed il mondo del porno ha una grande responsabilità, è seguito da milioni di ragazzi e non solo. In molti sottovalutano questo aspetto, solo Massimo Giletti credo abbia colto il punto. Ognuno deve fare la propria parte, noi attori hard per primi”.
Non è la sua prima battaglia in questa direzione?
“Si, sono in prima linea sul tema revenge porn. Per tutelare le ragazze, per prevenire la violenza. Ci sono leggerezze che possono diventare drammi ed i più giovani devono essere aggiornati. Giro per questo le scuole, lo faccio con psicologi, giornalisti, avvocati e magistrati. E’il gioco di squadra che produce risultati in tutti i settori”.
E’con questo spirito che si prepara al salto in politica ?
“Vedremo. Non sono interessata a mettermi una casacca politica addosso, a scegliere una parte politica. Sono interessata a parlare di temi. Di quelli utili ad una comunità, e penso alla mia Salerno. Voreei parlare di turismo e grandi eventi, vorrei ragionare di soluzioni per le famiglie in difficoltà o di opportunità per chi vuole crescere”.
Tutta proiettata su Salerno?
“Non solo. Farò anche una battaglia per pene più severe per gli stupratori. La castrazione chimica, ad esempio, esiste in molti Paesi Europei, a Finlandia permette la procedura solo se allevierà l’angoscia mentale del soggetto riguardo i suoi impulsi sessuali, mentre in Danimarca, Germania e Norvegia la permettono se si può dimostrare che il soggetto potrebbe ripetere. Ecco, si potrebbe anche in Italia”