Luca Lamberti, amministratore di Direction Capri, imprenditore giovane e coraggioso.
Che estate sarà questa del 2021?
I segnali sono incoraggianti (incrociamo le dita). Ci sono segnali di ripresa, che fanno ben sperare per i mesi di Luglio, agosto, settembre, ottobre. Certo, siamo lontani dai livelli pre pandemia, ma dopo il meno 80 % dello scorso anno, qualcosa inizia a muoversi.
La sua attività proiettata, principalmente, sulle costiere ed isole campane. Quale la platea di riferimento? Italiani o stranieri?
Il nostro cliente è straniero, principalmente americano. E sono i clienti che sono mancati lo scorso anno, e che iniziamo ad intravedere in questo primo scorcio d’estate. In questi giorni riceviamo molte mail di turisti, soprattutto americani, che sono pronti a ritornare dalle nostre parti. Questo dimostra il forte appeal che abbiamo nel mondo.
È il tempo del coraggio delle imprese. A suo giudizio cosa dovrebbero fare le Istituzioni per aiutarvi? Nell’immediato ed a lungo termine?
Gli imprenditori si sono già rimboccati le maniche e con fatica e abnegazione stanno rimettendo in piedi quello che la pandemia ha distrutto. Le istituzioni dovrebbero accompagnare le imprese in questo processo. Bisogna immettere liquidità nei sistemi bancari. L’accesso al credito deve essere facilitato con rientro a lungo termine. Ci vorranno anni per riprendersi e tanta liquidità per sopperire alle perdite e ritornare ad investire. Per assumere personale e garantire gli stipendi. Bisogna sburocratizzare, innovare e soprattutto velocizzare la macchina pubblica. Il modello a me caro è quello svizzero, dove risiedo parte dell’anno; risposte e autorizzazioni al cittadino in tempo reale. E poi una grande riforma fiscale; le imprese italiane sono tra le più tassate al mondo!
Il nostro Paese ha sempre dimostrato il meglio nelle grandi crisi, penso con commozione al sacrificio dei nostri nonni nel dopoguerra. Rimisero in piedi un paese mattone dopo mattone, facendolo diventare una grande potenza economica mondiale. È il momento della coesione, imprese e istituzioni devono camminare insieme. Possiamo, anzi, ce la faremo!