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23 Dicembre 2024

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Gianni Alemanno, l’incubo che doveva essere evitato… ed i troppi silenzi

Non c’era la mafia nell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’, non c’era la suggestione che alcuni magistrati e certa stampa avevano creato con ‘Mafia Capitale’. Tante altre cose non ci sono e lo sa Gianni Alemanno che ha subito per sette anni una vera tortura.

Ieri l’assoluzione per l’ex Ministro imputato nell’ambito del procedimento stralcio su ‘Mafia capitale’. Lo hanno deciso i giudici della Sesta sezione penale della Cassazione che hanno annullato, senza rinvio, le accuse per corruzione. I giudici hanno deciso, poi, di far svolgere un nuovo processo di appello per rideterminare la pena, riqualificando il reato in traffico di influenze – che rimane una follia dell’ordinamento italiano- per la vicenda dello sblocco dei pagamenti di Eur Spa. 

“La fine di un incubo durato sette anni, e che obiettivamente poteva essere evitato. Mi sono ritrovato prima mafioso e poi corrotto, adesso rimane un piccolo traffico di influenze che sara’ la Corte di appello a giudicare”. Ha detto l’sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo la pronuncia della Cassazione. “Questa sentenza – ha aggiunto – ridimensioni questa vicenda: non c’e’ piu’ corruzione, non c’e’ piu’ quel fango che mi era stato tirato addosso”. 

Da tutto il Mondo politico sono arrivati attestati di stima. Tutti importanti ma L’impertinente non li pubblica. Qualcuno doveva arrivare prima, si assolutamente. 

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