“Cari inglesi che caduta di stile. Ne uscite più sconfitti di quanto non lo siate già stati sul campo. Sportivamente condanniamo un atteggiamento vergognoso e soprattutto di pessimo esempio, ma noi italiani, con un pizzico di ‘maligna’ (ma sana) soddisfazione, vi ringraziamo. La vostra incapacità di accettare la sconfitta ha regalato alla nostra vittoria un gusto ancor più prelibato.”
Così lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, intellettuale raffinatissimo, grande tifoso di tutto ciò che è azzurro, sfegatato sostenitore dell’Italia e folle amante del Napoli, ha dato il via ad una intervista rilasciata al nostro giornale online.
Una lunga chiacchierata durante la quale lo scrittore, in libreria dal 6 luglio con il suo ultimo romanzo “Una serena a settembre”, ha spiegato il perché, vincere questo Europeo, ha oggi un valore più significativo che mai.
“Questo è un trofeo che mancava in Italia dal 1968 ma l’importanza di averlo vinto oggi la offre il particolare momento storico che viviamo. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo condiviso una serie di negatività enormi, dolore, preoccupazione, paura, solitudine, separazione, distanziamento. Da ieri alle 23.54, per la prima dopo mesi e mesi, ci troviamo a condividere qualcosa di meraviglioso e profondamente coinvolgente. Quindi il momento in cui è avvenuta la vittoria ha una importanza superiore a quella del trofeo stesso e di questo dobbiamo ringraziare questi ragazzi e l’intero staff azzurro”.
Immancabile un accenno al capitano della squadra del cuore di De Giovanni, Lorenzo Insigne.
“Desidero Lorenzo ancora capitano del Napoli, ma credo che oggi più che mai ci sia bisogno di chiarezza senza gettarsi colpe addosso l’uno verso l’altro. Non bisogna giocare con parole e sentimenti. Se la società non ha i mezzi per andare oltre un certo livello, e dunque non può permetterselo, deve dirlo chiaramente, sarà poi il giocatore a decidere se fare o meno un passo verso il club e continuare una meravigliosa avventura. Da tifoso io non vorrei mai perderlo, Insigne è una bandiera del calcio italiano, del Napoli.”
In chiusura abbiamo rivolto a Maurizio De Giovanni i nostri auguri per l’uscita del suo ultimo romanzo “Una sirena a settembre”. Lo scrittore, a tal proposito, ha voluto lanciare un sentito messaggio di solidarietà e vicinanza al mondo martoriato dei lavoratori italiani.
“Sono un uomo fortunato. Posso fare del mio passatempo preferito il mio lavoro e questa è una cosa che orami quasi nessuno può più permettersi. Questo è un momento terribile per il nostro Paese, le persone vengono licenziate con un messaggio su whatsapp. Credo che ognuno di noi debba fare scudo contro questa macelleria sociale a cui stiamo assistendo. E’ veramente vergognoso che alla gente venga sottratto il lavoro con noncuranza e colgo l’occasione, ora, per abbracciare idealmente i ragazzi della Whirlpool e tutti quelli che in questo momento stanno soffrendo a causa di queste problematiche legate al difficile mondo del lavoro”.