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19 Dicembre 2024

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Su Craxi ancora ingiustizie e accanimento. Per lui regole che non valgono per tutti gli altri

“Le ingiustizie e l’accanimento nei confronti di Bettino Craxi e della sua famiglia non sembrano avere fine, nonostante il trascorre degli anni e nonostante la verità su quella stagione, i suoi falsi eroi e le sue storture siano ormai sotto gli occhi di tutti”. Lo dice Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia, in relazione all sentenza della Corte di Cassazione sul patrimonio del leader del Psi.

“A conclusione di una vicenda grottesca, surreale, che riguarda fatti e questioni di cui né io, né mio fratello e né mia madre ci siamo mai occupati (alla faccia del principio della responsabilità personale!), siamo stati nostro malgrado – ricorda – trascinati in un contenzioso tributario a conclusione del quale siamo chiamati a  dover pagare le spese processuali, e solo quelle, poiché non abbiamo ereditato nulla, se non altro perché nulla c’era da ereditare, se non i valori e le idee, di un uomo il cui unico interesse di vita era la politica, come ammisero candidamente alcuni degli stessi giudici del Pool”.

“Di fatto, la Corte di Cassazione, non ha ritenuto meritevole – sottolinea- di censura la sentenza di appello nella parte in cui i giudici di secondo grado hanno escluso l’onere probatorio, la prova, in capo all’Agenzia dell’Entrate circa la destinazione di alcuni fondi di cui Craxi, e non già il Partito Socialista, secondo i vecchi processi dell’epoca di tangentopoli riproposti in sentenza, era l’utilizzatore di quelle somme e quindi aveva l’onere di dichiararle al fisco quali redditi personali”.

“Quindi, sui finanziamenti al PSI, a un partito, Bettino Craxi, cioè il Segretario politico, neanche amministrativo, avrebbe dovuto pagare personalmente le tasse! Un capolavoro di linearità logica e giuridica. Mi aspetto – rilancia la Craxi – ora che si chieda lo stesso ai Segretari, o ai loro eredi, di tutti gli altri partiti dell’allora arco costituzionale interessati dalle vicende giudiziarie del finanziamento ai partiti, dalla DC, al PCI/PDS, passando per i partiti laici fino all’allora Lega”.

“Innanzi a tutto questo provo profondo sconcerto e tanta amarezza. La considero l’ennesima vessazione che origina dai processi farsa di “Mani pulite”. Processi, peraltro, condannati dalla Corte di Strasburgo per violazione dei diritti di difesa e che hanno mistificato la verità dei fatti, la stessa storia di questo Paese, e per colpa dei quali ancora una volta dovremmo pagare personalmente” conclude 

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