“Il Green pass non si sa dal punto di vista epidemiologico che impatto avra’ ma trovo mortificante usarlo per convincere i ragazzi a vaccinarsi, cosi’ da poter viaggiare o andare in discoteca. Il vaccino andrebbe fatto per il bene di tutti noi, fatelo per l’Italia”. Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’universita’ di Padova, in un incontro dei ragazzi nella sezione Impact! al Giffoni Film Festival.
“La diffidenza verso la medicina c’è sempre stata. Forse – ha ricordato – bisognerebbe abbandonare l’atteggiamento paternalistico delle prediche, additare quelli che non vogliono vaccinarsi come cattivi, e cercare invece di capire perche’ le persone non vogliono farlo, e cercare di aiutarli. La maggior parte di chi non vuole vaccinarsi non e’ no vax, ha paura o non e’ abbastanza informato”.
Per lo scienziato è diverso il problema “questi vaccini non risolveranno il problema, sono vaccini per ricchi, essendo a due dosi. In africa ci sono un miliardo e 800 milioni di persone che non hanno un’anagrafe, come si fa a programmare le due dosi? Poi manca in molte zone l’acqua potabile, come si fa a mantenere la catena del freddo? Costano 20 dollari mentre in quei Paesi il budget pro capite per molti e’ di 18. Serve produrre vaccini a costi molto inferiori, a una dose e che non abbiano bisogno della catena del freddo”.