Nulla da fare, i componenti del Consiglio Superiore della magistratura continuano a sollecitare cambiamenti. Ad intervenire, a fare un mestiere che non è il loro.
Dietro ogni tecnicismo c’è la volontà di affossare, è questo il timore, ogni cambiamento.
L’ultimo è il consigliere Giuseppe Cascini
“E’ un fatto matematico. Se oggi nella maggior parte delle corti di Appello italiane i processi durano in media piu’ di due anni, se il tempo per trasmettere gli atti in Cassazione oscilla tra 6-8 mesi, e’ evidente che la meta’ dei processi pendenti rischierebbe di finire in fumo”. Ha detto il consigliere del Csm Giuseppe Cascini in un’intervistaalla Repubblica sulla riforma della giustizia. Sulle posizioni nel Csm sulla riforma Cartabia Cascini ammette, di fatto, due cose: il disastro di chi pretende di fare militanza e la politicizzazione dell’organo di rilievo costituzionale.
“Il giudizio critico e’ ampiamente condiviso e prescinde dagli schieramenti”