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14 Novembre 2024

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“Per aiutare me stessa e gli altri, ecco ‘Come il mare di notte’”. Parla Martina Boselli

di Anna Adamo

Quando da piccola le chiedevano cosa avrebbe voluto fare da grande, rispondeva che le sarebbe piaciuto diventare scrittrice e insegnante.

Martina Boselli, i suoi sogni è riuscita a realizzarli entrambi. Infatti, insegna italiano, storia e geografia alle scuole medie e nei licei e ha pubblicato “Come il mare di notte”, il suo primo libro edito da Words Edizioni.

Un manuale di self- help scritto per aiutare se stessa e gli altri, attraverso il quale l’autrice conduce verso un percorso di rinascita che parte proprio dalla consapevolezza di se stessi.

L’ abbiamo intervistata per conoscerla meglio.

Come nasce l’ idea di scrivere un libro?

Quella per la scrittura è una passione ho da quando ero bambina. Ho iniziato a scrivere, perché sentivo il bisogno di tirare fuori tutto quello che provavo. Non so neanche io per quale motivo come luogo per conservare i miei scritti abbia scelto i social. So, però, che alla fine di questi ultimi non mettevo mai il mio nome e cognome, perché mi vergognavo del fatto che qualcuno potesse sapere che quegli scritti appartenessero a me. Con il trascorrere del tempo, mi sono resa conto del fatto che le mie parole venissero citate in alcuni articoli e molte persone si ritrovassero in esse, quindi ho deciso di palesarmi e scrivere finalmente il mio nome e cognome.

“Come il mare di notte” non è il primo libro che scrivo, ho provato anche a scriverne altri qualche tempo fa, ma a causa della mia timidezza li ho sempre lasciati incompiuti e non li ho mai pubblicati.

Quando un anno e mezzo fa ho iniziato a scrivere questo libro, ho agito diversamente e, invece di tenere segreto il progetto, ne ho parlato sui social, così un editor della Words Edizioni che mi seguiva mi ha proposto di pubblicarlo ed ho accettato. In questo frangente ho capito ancora di più che scrivere mi aiutasse a tirar fuori tutto ciò che avevo dentro e soprattutto a guarire da alcune delusioni ricevute, ragion per cui ho deciso di trasformare il tutto in un manuale di self-help capace di aiutare me stessa e gli altri.

In “Come il mare di notte” parli di amore, ma cosa è per te l’ amore?

In passato credevo che l’ amore fosse un sentimento capace di legare due persone. Con il tempo ho capito che sbagliassi a pensarla in questo modo, perché l’ amore non è solo tra due persone e non riguarda solo un rapporto di coppia, le sfaccettature dell’ amore sono tante. Non ho mai amato me stessa e quando ho capito che l’ amore vero derivasse innanzitutto dall’ amare se stessi, ho iniziato a lavorarci su, a capire cosa fare per riuscire ad amarmi. Perché, se prima non amiamo noi stessi, non possiamo pretendere che gli altri ci amino.

L’ amore, per me, è un concetto in continua evoluzione.

Qual è il tipo di amore a cui fai riferimento nel tuo libro?

Faccio riferimento ad ogni tipo di amore: quello tra fidanzati, tra amici, tra fratelli. Ho dovuto attraversare varie tappe della mia vita per capire chi volevo essere, come volevo essere. Sono stata innamorata di una persona e ho posto nelle mani di quest’ ultimo ogni mio desiderio, erroneamente. Capito l’ errore commesso ho scoperto l’ amore per me stessa. Il mio libro, quindi, è un percorso attraverso il quale ho compreso che, oltre ad altri tipi di amore, esiste anche l’ amore per se stessi. Un amore che mi ha condotto verso la rinascita.

Ritieni che l’ amore possa salvare o fare del male?

Esistono amori capaci di annientare, ed io, purtroppo ne sono stata vittima. Ma, l’ amore, quello vero, accompagna, aggiunge qualcosa in più a ciò che già siamo.

L’ amore non deve essere un salvagente.

Se si vede l’ altra persona come qualcuno da salvare o che ci debba salvare, vuol dire che si ha una concezione distorta dell’ amore.

Nel tuo libro parli di “coraggio di lasciare andare”. Ma, il coraggio di lasciare andare, da dove lo si prende?

Il coraggio di lasciare andare lo si ritrova nel momento in cui si ha piena consapevolezza di se stessi e di ciò che si vuole. Quando si riesce finalmente a vedere, con occhi estranei e non con gli occhi dell’ amore, ciò che si sta vivendo. Quando si ha una visione oggettiva della situazione in cui ci si trova.

Io scrivo per questo. Scrivere mi aiuta ad avere una visione oggettiva delle situazioni che, presa da sentimenti ed emozioni non riesco ad avere.

Quando ho scritto “Come il mare di notte” ho voluto precisare ci siano alcune situazioni tossiche dalle quali dobbiamo necessariamente liberarci e ho voluto anche dire come fare per far si che ce ne si liberi. Infatti, all’interno del libro ci sono delle pagine sulle quali il lettore può scrivere sensazioni ed emozioni che possono, un domani, aiutarlo a capire chi e cosa voler essere. Per questa ragione, il mio libro è un self-help attraverso il quale voglio spiegare determinate cose, ma voglio anche dare a chi legge un modo per iniziare un percorso di rinascita. Voglio aiutare gli altri, perché credo non esista cosa più bella dell’aiutare un’ altra persona.

Se ti chiedessero di scegliere tra l’amore e la carriera, cosa sceglieresti e perché?

A me non piace scegliere. Cerco sempre di vivere tutto pienamente ed evitare di dover fare troppe scelte.

Ora come ora, sceglierei senza ombra di dubbio la carriera. Amo il lavoro che faccio, i miei ragazzi, amo insegnare e considero anche questa una forma di amore che mi riempie la vita alla quale non rinuncerei per nessuna ragione al mondo.

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