di Luca Mazzeo
quelli che le cose non sono normali …
Salerno non è una città, ma una metropoli a cui sono stati rubati i sapori del sud, la bellezza e i sogni.
Salerno è come lo Stato, che si definisce Stato di diritto, ma poi nel concreto i diritti valgono solo per i potenti. Salerno è la donna dei salernitani che chiede rispetto senza mai ottenerlo.
L’ olimpiade di corsa al voto è partita e tutti sono convincenti, collezionisti di promesse, mentre noi siamo detentori di proposte pungenti, la cui funzione non è l, ottenimento del seggio, ma la valorizzazione e l’ ottimizzazione del territorio.
La prima nota dolente, anzi oseremmo dire bollente che poniamo al centro della questione è quella relativa alla pulizia.
È del tutto intollerabile che spiagge di rilievo come le nostre siano invase, ora dopo ora, da quintali di rifiuti. È ancor più scandaloso che quest’ultimi vengano gettati in mare, mettendo così a serio rischio la salute di bambini, adulti e anziani.
Inoltre troviamo strade sporchissime con la conseguente invasione di topi a tutto spiano. Risulta lampante che tutto ciò non porta ad una riqualificazione della città, ma ad una sempre più accentuata mortificazione e svalutazione estetica, la quale non fa che produrre un abbassamento notevole del turismo nei periodi estivi e festivi ed una drammatica decrescita economica di piccole e grandi attività.
Dobbiamo confessarlo, precedentemente ci lamentavamo, che l amministrazione era fin troppo esteta, ma dobbiamo ricrederci anche su questo in quanto sulla base degli episodi descritti brevemente risulta essere del tutto incurante del benessere dei propri cittadini.
Tale scenario si sviluppa per un’ incapacità cronica da parte di chi opera nell’ assessorato all’ambiente che, pur essendo a conoscenza della gravità della situazione, non ha ancora provveduto a trovare la ricetta adatta per sopperire alla problematica.
Visto il netto ritardo in tal senso ci sentiamo in dovere di consigliare diversi punti di facile esecuzione:
Istituire un bando mirato ad incrementare il personale;
Incrementare la comunicazione tra enti locali e comune, allo scopo di velocizzare gli interventi;
garantire maggiore sicurezza agli operatori del settore, mediante un rafforzamento degli strumenti messi a disposizione.
Spunti apparentemente banali ma necessari. Non ci interessa avere una città Europea come molti si riempiono la bocca, pur essendo inconcludenti, ma pretendiamo semplicemente un ambiente sostenibile.
Dopo aver parlato del disastro ambientale accendiamo la discussione focalizzandoci sul disastro stradale.
Ormai abbiamo perso parole e voce, sono ormai anni che denunciamo la pericolosità del manto stradale, vale a dire: marciapiedi rotti, pavimenti pieni di buche
tombini aperti che favorscono la fuoriuscita di litri di acqua. Basti pensare che le componenti appena enunciate hanno prodotto dati che fanno riflettere:
Più del 20% della cittadinanza ha riscontrato traumi distorsivi. Oltre il 30% ha riportato fratture, frutto di cadute accidentali. Il restante 50% ha paura di circolare e quindi incorre in un rifiuto mentale.
Anche in questo caso vogliamo sottoporre all’assessorato alla viabilità le nostre proposte impertinenti: si effettuino in primo luogo delle gare d’appalto trasparenti, senza trucco e senza inganno, scegliendo finalmente aziende preposte sulla base di un criterio bellissimo che in questa città non è né conosciuto né applicato, ovvero la Meritocrazia.
Si renda pubblico il budget che si intende destinare alla manutenzione. Infine si rendano pubblici programmazioni e tempistiche atte a calmare tutte le inadempienze strutturali in atto da secoli.
Meritocrazia, Manutenzione, Trasparenza, risultano sono il filo conduttore per rendere una città realmente compiuta.
Il terzo disastro, senza dubbio quello più importante portato a termine à quello sociale.
È talmente ampio il divario realtà che non sappiano neanche dove iniziare, ma tenteremo di essere sintetici e diretti come fatto sino ad ora.
La definizione letterale di politica è: mettere in campo tutte le risorse utili per concretizzare soluzioni, ogni qual volta ci si trova a fronteggiare situazioni di disagio. Nel nostro territorio a tutt’oggi si è perseguita la linea del contro sociale ,ovvero servizi esistenti solo ed unicamente su carta.
1) In ogni comune è d’obbligo l’introduzione di uno sportello ascolto(a Salerno presente, ma gestione e funzionamento mediocre)
2) In ogni comune le ore di assistenza domiciliare gratuita devono essere a norma di legge almeno 10(5 mattina e 5 pomeriggio per tutta la settimana )Ebbene Salerno garantisce soltanto 3 ore gratuite giornaliere
3) In ogni comune la retta giornaliera nei centri diurni integrati è ridotta (a Salerno sono ben 100 euro)
4) In ogni scuola d’Italia la legge prevede la presenza obbligatoria di almeno due o più figure professionali, come assistenti sociali, sociologi e psicologi(a Salerno e Provincia il nulla assoluto)
5) In ogni comune vige un adeguato ordinamento tra i seguenti uffici
1) Ufficio di Piano
2) Piano di Zona
3) Segretariati
4) Ufficio immigrazione
5) UVI(Unita di Valutazione Integrata)
6) SERT
7) Ufficio adozioni
8) UEPE(Ufficio Esecuzione Penale)
9) ASL Azienda Sanitaria Locale
Da noi coordinamento inesistente, risposte inefficaci e totale inefficienza operativa. Siamo stanchi , ci avete distrutto in tutti i sensi. Smettetela di fare i finti politici dal politicaly correct, siate cittadini normali complici dei cittadini e non di un sistema disonesto. Riflettiamoci