“Una delle prime cose che ho fatto da sindaco di Benevento è stato avviare un’approfondita e attenta azione diagnostica. Benevento è una Città straordinaria e bellissima, ma al contempo dismessa con tanti buchi neri nell’ambiente urbano ed extraurbano da sanare urgentemente. Così ho voluto che si partisse dal recupero e dalla valorizzazione dell’esistente. In questi 5 anni abbiamo provato a reinventare spazi che appartengono alla Città tutta e che avevano potenzialità enormi di evoluzione. Siamo andati a fondo nelle cose con l’attenzione e l’affetto che i luoghi e le persone meritano. Trasformare spazi dismessi in luoghi dove la gente si incontri, condivida bellezza e valori è stata una scommessa umana, prima che politica. Abbiamo restituito vigore al Complesso di San Vittorino e a un istituto che è nella memoria e nei cuori di tanti Beneventani, l’ex convento delle Orsoline. Abbiamo restituito funzioni ai locali di via Traiano che oggi sono in concessione all’Ept, a quelli della Casa del Reduce attraverso l’Eic, alla Mediateca della Spina Verde attraverso l’Arpac. Abbiamo rianimato il teatro San Vittorino concedendolo al Conservatorio mentre l’ex Moscati ospita oggi la Misericordia. L’Auditorium della Spina Verde potrà godere del talento dei giovani musicisti della OFB, un’orchestra che è un fiore all’occhiello della Città. I luoghi dimenticati sono diventati luoghi di condivisione e di vita complessa. Non è stata un’operazione urbanistica, ma un’opera di connessione con le persone e con i luoghi, una grande azione di ricucitura sentimentale”. Così in una nota il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.