Essere in sintonia con i tempi, leggere la società e le sue tendenze, riesce se si ha voglia di mettersi in gioco. Di osare.
Orietta Berti, 78 anni, la prima volta a Sanremo nel 1966, è un esempio della modernità che si raggiunge e costruisce con coraggio, con la volontà di confrontarsi con le novità ed i suoi protagonisti.
Il video di «Mille», la nuova hit di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, è ormai un tormentone. Una esplosione di colori, di ritmo, di movimenti. Un viaggio che riporta, chi ascolta e vede, all’Italia degli anni Sessanta, un viaggio saldamente ancorato ai nostri giorni.
La Berti ci ha creduto, non ci ha pensato per un attimo e si è messa in discussione. Ed è oggi la star di un video che ha conquistato i più giovani, gli adolescenti ed i ventenni.
Ha scelto di essere con Fedez ed Achille Lauro, lo ha fatto senza snaturare se stessa. Una lezione per tanti. L’esempio di chi si interroga sulle cose che cambiano per governarle, l’esempio di chi si sintonizza, senza demonizzarle, con le tendenze più attuali. Un percorrere i giorni di oggi senza abbandonarsi alla nostalgia.
Sarebbe utile per tanti nella politica. Per molti la Berti può e dovrà essere lo stimolo per ricordare che la modernità non appartiene al dato anagrafico. Essa è di chi si mette in discussione, è di chi rimane quello che è sempre stato ma con il desiderio di esplorare il nuovo.
I tempi saranno sempre di chi accetta di confrontarsi e misurarsi con i protagonisti di oggi per promuovere originali ed innovative sinergie. Nella musica e nella politica.