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Napoli
23 Dicembre 2024

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Il Napoli stravince l’ultima amichevole. La cronaca della partita

Di Luca Coronella


Si conclude 4-0 per il Napoli l’ultima amichevole di questa seconda fase di ritiro pre-campionato a Castel di Sangro.
Napoli che inizia con il 433 schierando in porta Meret, difesa a 4 composta da Koulibaly e Rahmani centrali, Mario rui e di Lorenzo sulle fasce.
Centrocampo con Lobotka vertice basso affiancato a destra da Fabian Ruiz e a sinistra da Elmas. Tridente offensivo composto da Osimhen Insigne e Politano.
Napoli subito aggressivo e alla mezz’ora, taglio centrale di Insigne che si allarga sulla destra e crossa per osimhen che insacca.
Alla mezz’ora azione pericolosa del Pescara che colpisce la traversa .
Napoli ancora pericoloso dopo pochi minuti. Elmas sguscia a centrocampo e si invola verso la porta avversaria dov’è viene steso dai centrali del Pescara: calcio di rigore netto, magistralmente realizzato da insigne che si prende l’ovazione dei tifosi azzurri.
Si conclude così il primo tempo.
Girandola di sostituzioni nel secondo tempo dove entrano ospina per meret, Gaetano per lobotka, ounas per politano e malcuit per Mario rui con Di Lorenzo spostato a sinistra.
Subito in gol, Ounas con un grande slalom sulla destra e palla all’angolino basso sul primo palo.
Sul risultato di 3-0 per il Napoli, al quarto d’ora, mister Spalletti toglie Osimhen per inserire Petagna, Zanoli per di Lorenzo, Palmiero per fabian Ruiz con Gaetano spostato a mezzala.
Napoli comunque aggressivo e tambureggiante nonostante i cambi e il gran caldo .
Pochi minuti e il Napoli è ancora pericoloso con Petagna che si fa parare un tiro potente ma centrale.
Ancora cambi ai un quarto d’ora dalla fine.
C’è spazio per machach che prende il posto di insigne e Zedadka che prende il posto di Elmas.
Proprio Zedadka firma un gran gol pochi minuti dopo il suo ingresso in campo su cross di malcuit che aveva ricevuto palla da Gaetano dopo una magistrale giocata di tacco.
Il Napoli è sembrato molto motivato e in palla, merito soprattutto di Spalletti che ha dato una identità precisa di gioco: attacco alla profondità, pochi tocchi di palla e squadra corta.

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