“Le promesse dei Talebani dureranno lo spazio di un mattino. Adesso gli serve mostrare al mondo che sono cambiati e sono diventati moderati. Ma io di Taleban moderati non ne conosco”. Lo dice a ‘La Stampa’ Emma Bonino, l’ex Commissario Europeo che nel 1997, in visita a Kabul su invito del locale ministro della Sanità, venne arrestata in una corsia di ospedale.
“Oddio, tutto è possibile. Non è certo il governo talebano che ho visto all’opera nel 1997. Ma penso che le grandi promesse, l’amnistia, pure la giornalista donna che intervista il loro portavoce, sono tutto fumo. Li vedremo tra un po’ all’opera. L’altra cosa che ho capito – aggiunge – è che i governi non vogliono affatto i profughi afghani. Tutto lo sforzo, politico ed economico, sarà sui Paesi confinanti per tenerli lì. Daranno soldi al Pakistan, al Tajikistan, al limite pure all’Iran, pur di fermare i profughi che usciranno dal Paese”.
Infine Bonino si dice sbalordita per “l’impreparazione della coalizione e degli americani su tutti. Con tutti i soldi che spendono per l’intelligence, possibile che non avessero capito che il governo si sarebbe sciolto nel giro di una mattinata? E lo stesso per i militari. Mi sconcerta, poi, la scoperta che non avevano nemmeno un piano per l’evacuazione”.