Per il Pd l’accordo con Conte ha un senso perché bisogna battere la destra. Non è una alleanza per il Paese, è una intesa contro qualcuno. E nella parole di Goffredo Bettini emerge il vecchio vizio della sinistra.
“Il rapporto politico vincolante e stretto tra il Pd i 5 Stelle era indispensabile per rendere più salda ed efficace l’azione comune del governo Conte II. Lo rivendico pienamente. E l’ho perseguito fino all’ultimo nell’interesse nazionale. Ora lo scenario è totalmente cambiato. In prospettiva continuo a non vedere altra possibilità che l’alleanza tra il Pd e Conte, per competere con la destra. Ma è giusto che ognuno nel frattempo definisca meglio il proprio profilo e valuti i tempi del processo unitario a partire dai territori”. Lo dice l’esponente del Pd, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ “La prova vera per Letta -aggiunge- saranno le prossime elezioni politiche. Per quanto mi riguarda, con la mia autonomia e le mie idee, fino a quella data lo sosterrò e aiuterò senza alcuna riserva. Il risultato delle Amministrative rafforzerà il segretario”.
Insomma, per Bettini ed il Pd non esiste una ‘via riformista’ ma solo la necessità di battere qualcuno.