“Con l’approssimarsi del mese di settembre, quando scadrà l’ ultima proroga concessa dall’USTIF, l’ufficio speciale trasporti a impianti fissi, la quarta in ordine di tempo, per i lavori di revisione ventennale da effettuare per la funicolare di Chiaia, revisione che andava fatta già nel 2017, cresce la preoccupazione che l’importante impianto di trasporto pubblico, il quale, nei giorni feriali, viene utilizzato mediamente da circa 15mila persone, possa rimanere fermo per un lungo tempo “. A dare ancora una volta voce ai tanti, molti lavoratori e studenti, che a Napoli si avvalgono, per i loro spostamenti, del servizio di trasporto su ferro è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e per il trasporto pubblico, già presidente della circoscrizione Vomero.
” Si era vociferato, nei giorni scorsi, della richiesta di una nuova proroga, la quinta in ordine di tempo, dopo che era andata deserta la gara per l’aggiudicazione dei lavori per la manutenzione straordinaria dell’impianto – sottolinea Capodanno -. Ma da più parti, anche sulla scorta di recenti eventi che hanno riguardato gli impianti a fune in ambito nazionale, si sono manifestate non poche perplessità circa la possibilità che l’USTIF conceda questa nuova proroga, per far sì che si possa espletare una nuova gara il cui bando, per un importo di poco più di sette milioni di euro, è stato varato solo di recente. Certamente l’ufficio in questione si pronuncerà solo dopo che avrà effettuato tutte le necessarie verifiche perché venga assicurato, anche nel periodo di questa eventuale ulteriore proroga, che l’impianto possa funzionare, garantendo la piena e totale sicurezza per i viaggiatori, tenendo peraltro conto anche dei frequenti improvvisi fermi per guasti che sovente, anche in questi giorni, hanno caratterizzato il funzionamento della funicolare di Chiaia nel corso della proroghe già concesse “.
“ Peraltro – puntualizza Capodanno -, dalle notizie sin qui trapelate al riguardo, i tempi necessari per espletare la nuova gara e assegnare i lavori potrebbe arrivare fino a sei mesi, se tutto va bene, mentre in ulteriori sei mesi è prevista la durata dei lavori. Dunque, se non venisse accordata la proroga, si rischierebbe un fermo di almeno un anno, con gravi conseguenti disagi per gli abituali viaggiatori. Vicende non nuove, visto che si sono già vissute in occasione dei lavori di revisione ventennale dell’impianto della Funicolare Centrale, che rimase chiuso per oltre un anno, e che però ci auguriamo non abbiano a ripetersi “.