“Il mio lavoro è quello di insegnare ma mi auguro che da sindaco i cittadini possano chiamarmi per nome. Ieri c’è stata una bellissima giornata sia alla Sanità che a Scampia con tanti napoletani che vogliono una città e un’amministrazione migliore. I cittadini vogliono una speranza”. Lo ha detto il candidato sindaco per Napoli del centrosinistra Gaetano Manfredi, intervenuto durante la trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
“Penso che in questo momento non ci siano le condizioni per un confronto – ha affermato l’ex ministro – Mi preoccupo di incontrare i cittadini. Questa è una campagna lunga, ha attraversato l’estate e una crisi legata alla pandemia. Dobbiamo invitare le persone a votare ma per far questo dobbiamo essere seri e avere un profilo corretto permettendo ai cittadini di fidarsi della politica e dei loro rappresentanti”.
“Tutte le forze politiche nazionali devono contribuire al salvataggio della città, se fallisce a pagare sono i napoletani. Mi auguro che l’impegno sulla ripresa economica sia bipartisan – ha continuato Manfredi – il bilancio non approvato rappresenta un vulnus e spero ci sia una svolta per garantire le assunzioni. Abbiamo il problema dei dipendenti in scadenza di contratto, penso ad esempio ai vigili urbani. Non è il tempo degli scontri politici fatti di offese o parole vuote, dobbiamo stare insieme per aiutare Napoli mettendo davanti gli interessi dei cittadini”.
Il candidato sindaco del centrosinistra ha poi elencato i punti chiave del suo progetto: “Attenzione al verde pubblico, più ordine e sicurezza, riprendere le opere di trasformazione urbana e attrarre investimenti per i giovani, per chi è stato espulso dal lavoro. Napoli deve rinascere e ha bisogno di concretezza, siamo la terza città d’Italia e con competenze straordinarie. Dobbiamo tornare protagonisti perché come napoletani meritiamo di più”.
Infine ha poi concluso sulle liste: “Sono molto soddisfatto, c’è tanta società civile e una qualificata presenza femminile oltre a tanti giovani. Dobbiamo ripartire dall’educazione per costruire il futuro e poi la nostra città deve essere accessibile dando un’opportunità a tutti, a partire dal mondo della disabilità”.