A Napoli vincono, per adesso, la burocrazia e la sciatteria.
Sono quattro le liste della coalizione di Catello Maresca escluse dalla corsa elettorale, Catello Maresca sindaco e Catello Maresca, la lista Partito animalista, movimento a quattro zampe, e la lista Prima Napoli-Lega.
La burocrazia, in questo caso ottusa, è quella di norme rigide che fanno prevalere la forma sulla volontà degli elettori. Follia.
La sciatteria è quella del personale politico che improvvisa.
Qui le colpe, però, sono di chi ha delegittimato negli anni le forze politiche ed i partiti e di chi, come a Maresca, si innamorato di un mondo civico che non esiste e che non ha avuto la capacità di rendere protagonisti tutti quelli che, in queste fasi, hanno ‘mestiere’. Nulla si improvvisa.
Ora sarà dura. Ma non impossibile. La Polverini nel 2010 perse la lista più forte, quella del PDL e contro ogni pronostico vinse le elezioni.