“De Luca, con il ricatto dei soldi della Regione, sta tentando di comandare dicendo quello che il Comune di Napoli deve fare, sostituendosi ai cittadini napoletani, al sindaco di Napoli e al Consiglio comunale. E’ uno scandalo di cui bisognerebbe parlare di più”. Lo ha detto Stefano CALDORO, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania ed ex presidente della Regione Campania, intervenuto a Televomero. CALDORO ha citato una recente conferenza stampa di De Luca nel corso della quale ha presentato una serie di progetti per l’area a ridosso della Stazione centrale di Napoli: “La Regione – ha sottolineato CALDORO- è come una banca, quelli non sono soldi della Regione e di De Luca, sono dei cittadini napoletani e non può scegliere come spenderli. Invece ha già detto ‘faremo l’hub dei trasporti qui, faremo la sede della Regione lì, il lungomare va gestito così’, ha fatto delle vere e proprie delibere del Comune di Napoli. E’ una situazione veramente ai limiti della correttezza istituzionale nei confronti del candidato del centrosinistra Manfredi che tenta di difendersi ma molto timidamente. Non ci possiamo fidare di una coalizione che non presenta un candidato sindaco che decide, ma in cui decide un presidente della Regione di Salerno”. Secondo CALDORO, il sindaco di Napoli uscente Luigi de Magistris “ha contrastato questo modello a parole, ma non nei fatti. Aveva tutti gli strumenti per farlo. Io ho detto pubblicamente che, se fossi stato sindaco di Napoli e il presidente della Regione Campania avesse fatto un atto improprio, sarei andato alla giustizia amministrativa a bloccare i provvedimenti. Come sui trasporti napoletani, falliti perché De Luca ha salvato solo la società regionale Eav, che tra l’altro ho salvato io con i soldi che feci arrivare io, ma non ha destinato i soldi per la parte che spettava al trasporto napoletano. Questo sarebbe stato necessario contrastarlo non a parole – ha concluso CALDORO – ma con i fatti”.