L’Europarlamento, votando una risoluzione, chiede a tutti gli Stati Ue di rimuovere tutti gli ostacoli che le persone Lgbtiq affrontano nell’esercitare i loro diritti fondamentali. In particolare, si chiede nella “risoluzione si afferma che i matrimoni o le unioni registrate formalizzate in uno Stato membro dovrebbero essere riconosciute in tutti i Paesi Ue in maniera uniforme e che i coniugi e i partner dello stesso sesso dovrebbero essere trattati allo stesso modow delle loro controparti di sesso opposto”. A seguito della sentenza della Corte di giustizia europea “Coman & Hamilton”, che ha determinato che le disposizioni “coniuge” nella direttiva sulla libera circolazione si applicano anche alle coppie dello stesso sesso, i deputati chiedono alla Commissione di intraprendere azioni di applicazione contro la Romania, poiche’ il governo non ha aggiornato la legislazione nazionale per riflettere questa sentenza. Inoltre, si esortano tutti i Paesi Ue a riconoscere come genitori legali gli adulti menzionati nel certificato di nascita di un bambino. Piu’ in generale, le famiglie arcobaleno dovrebbero disporre dello stesso diritto al ricongiungimento familiare delle coppie di sesso opposto e delle loro famiglie. E, per garantire che i bambini non diventino apolidi quando le loro famiglie si spostano tra Stati membri, le famiglie dovrebbero essere trattate allo stesso modo in tutta l’UE. Infine, i deputati sottolineano la discriminazione affrontata dalle comunita’ Lgbtiq in Polonia e Ungheria e, a tal riguardo, chiedono ulteriori azioni Ue (procedure di infrazione, misure giudiziarie e strumenti di bilancio) nei confronti questi Paesi. Il testo e’ stato approvato con 387 voti favorevoli, 161 contrari e 123 astensioni.