Parte prima…
Il 3 ed il 4 Ottobre in molti centri della Campania le elezioni amministrative. Ci saranno vincitori e vinti. Alcuni però non dovranno attendere il voto perché hanno già incassato significativi successi.
Capita perché ci sono battaglie politiche che prescindono da quelle elettorali. Ecco alcuni esempi…altri seguiranno.
Ha vinto, a Caserta, Gianpiero Zinzi. La sua è stata una scelta di coraggio e di amore. Ha detto si ai vertici leghisti e si è messo in gioco. La sua campagna elettorale, di contenuti ed idee, ed il caso Napoli, con la paradossale esclusione della lista, confermano che è lui il leader della Lega in Campania. Un esempio nell’intero Sud perché Gianpiero Zinzi ha testa, metodo, scuola e cultura politica.
A Benevento ha già vinto Clemente Mastella. Nell’epoca del vuoto ‘nuovismo’ lui ci riprova. Con la sua storia, la sua esperienza. Dalla sua cinque anni di buona amministrazione e pezzi deluchiani e dell’universo di Forza Italia. Chapeau.
A Napoli città, non è candidato ma è sempre in campo, c’è Gennaro Salvatore. L’ex consigliere regionale poteva essere decisivo nella organizzazione della macchina di Catello Maresca. La sua elegante e garbata disponibilità non è stata colta. Ed il Pm Catello Maresca si è visto escludere 4 liste. Salvatore, come altri dirigenti tenuti ai margini, avrebbe potuto dare una mano. Quelli così servono sempre, serve sempre la politica quando si vive la stagione dei colpi di fulmini per il mondo civico.
A Salerno c’è l’avvocato Donato D’Aiuto. Dirigente di Azione, era già in campo per le amministrative. La coalizione civica, alla quale lui con altri lavorava, ha visto l’ingresso dei Cinque Stelle con il loro simbolo. Altri hanno seguito e trovato il modo di esserci mentre lui, coerente, ha rinunciato alla corsa in un campo che non era più il suo. Resta leale alla linea politica di Carlo Calenda e getta le basi per un percorso importante.
