di Luca Mazzeo
Venti e ventuno sono giorni roventi per la nostra Salerno… Ecco il perché.
Da giorni stiamo assistendo ad un acceso dibattito riguardante la decisione intrapresa dal Sindaco Vincenzo Napoli, ovvero quella di consentire la celebrazione della messa in onore del santo patrono presso Piazza Della libertà.
Tale scenario ha suscitato reazioni variegate nel mondo politico salernitano.
La posizione del primo cittadino è netta e precisa. “Tale proposta è stata avanza dal Vescovo, in quanto non ci sarà la processione tradizionale e per permettere ai nostri cittadini una tranquilla partecipazione, si è pervenuti di comune accordo a procedere con l ’organizzazione presso un luogo all’aperto per far fronte alla pandemia”. Inoltre conclude Napoli “Le polemiche servono solo a screditare il nostro operato, quindi non le condivido e non le capisco”.
Tali affermazioni trovano consenso in tutta la maggioranza, ma non placano le polemiche dell’opposizione anzi le alimentano. Il deputato del Movimeto 5 stelle Angelo Tofalo ha dichiarato a caldo: “Depositerò un’interrogazione parlamentare perché, trasformare una manifestazione religiosa in propaganda politica, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini ,è inaccettabile. Non contento rincara la dose sostenendo che la scelta costituisce un’opportunità elettorale a pochi giorni dalle urne e infine chiede chiarimenti sull’autorizzazione all’accesso in alcune sue parti,ove sembra non esserci neppure l’attestazione di collaudo”.
Dello stesso avviso, pur essendo di schieramenti diversi, risulta essere il centrodestra che attraverso le voci dei candidati sindaco Antonio Cammarota e l’avvocato Michele Sarno ribadisce la posizione.
Il primo si esprime così: “I santi non si inchinano a nessuno, a Napoli si fa così, a Salerno no”. “De Luca al posto di San Matteo è speculazione elettorale e politica.Già nel 2014 siamo stati spettatori di un teatrino indecente, che prontamente denunciai alla Procura Della Repubblica quando furono buttati a terra i Santi. La politica resti fuori da manifestazioni religiose” conclude Antonio Cammarota.
Sulla stessa lunghezza di pensiero è il candidato Michele Sarno che, con estrema chiarezza semplicità e pacatezza consegna il medesimo pensiero: San Matteo diventi un’occasione di rilancio per il commercio (settore importante per la crescita economica, che è stato distrutto dalla pandemia).
“Sulla scelta della location dico – ha aggiunto- basta a spot elettorale,basta giocare sulla pelle dei cittadini. Basta gettare fumo negli occhi dei salernitani…. Si facciano cose concrete”.
In ultima analisi la nota la chiave del candidato Sindaco Avvocato Oreste Agosto.“ Da cattolico non posso che appoggiare la decisione del capo dell’ arcivescovado MonSignor Ballanti, ma nello stesso tempo ribadisco che un’opera che crea pericolo alla cittadinanza non è un’opera eticamente accettabile. Ciò non rende giustizia al nostro Santo Patrono”.