Il tumore alla prostata non sempre va operato perche’ oggi e’ possibile intervenire con terapie innovative e particolarmente efficaci, grande attenzione all’alimentazione e al miglioramento della qualita’ della vita dei pazienti con disturbi della minzione: questi alcuni degli argomenti al centro dei riflettori in occasione della giornata di studi che ha visto protagonisti urologi e oncologi all’hotel Viola di Villafranca Tirrena, nel Messinese, per il convegno promosso dall’Unita’ operativa complessa di Urologia diretta da Francesco Mastroeni. “Abbiamo analizzato le patologie che comportano l’ipertrofia prostatica – spiega Mastroeni – e che danno al paziente una qualita’ di vita non eccelsa, a causa dei fastidiosi disturbi minzionali. Oggi abbiamo la possibilita’ e siamo piu’ propensi a trattare la malattia con una metodica che migliora il recupero a livello lavorativo del paziente, diminuisce le complicanze dell’intervento stesso e consente, in generale, di avere una vita migliore. Nel caso del cancro sia la terapia, come primo trattamento, sia quella come secondo trattamento, quando la forma prostatica non va piu’ trattata chirurgicamente, nasce da un lavoro multidisciplinare di urologo e oncologo insieme che, sinergicamente, concorrono al miglioramento dello stato di salute del malato e a una condizione quanto piu’ ottimale possibile di vita”.