“Piazza Libertà è un’infrastruttura non collaudata, o meglio con risultati mai resi noti, oggi verrà celebrata una funzione religiosa solo su invito, come se San Matteo, il Santo Patrono di Salerno, fosse solo di pochi eletti e non della cittadinanza tutta. Questo è l’ennesimo tentativo maldestro di un’amministrazione comunale pronta a giocarsi la sua dignità pur di conquistare voti”. Il duro attacco arriva dall’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco del centrodestra per la città di Salerno, a poche ore dalle celebrazioni in piazza per il Santo Patrono. “Oggi, i cittadini salernitani si ritrovano in una piazza che potrebbe essere pericolosa. I risultati del collaudo non sono mai stati resi noti, a dimostrazione del fatto che il consenso elettorale vale più della pubblica incolumità – ha attaccato il candidato sindaco – Ieri, De Luca – per l’ennesima volta – si è arrogato il diritto di parlare in nome e per conto del sindaco che non c’è. Salerno è sua e lui la difende, ha spesso ripetuto in questi anni ma ora è evidente la necessità di liberare la città da un sistema di potere familiaristico. Per la prima volta, ha tentato di commuovere la piazza, tirando in ballo i figli. Forse, un mea culpa?”. L’avvocato Sarno rivendica di aver contestato per primo questa iniziativa, di stampo elettorale: “Oggi, leggiamo di esposti presentati, di interrogazioni parlamentari ma nessuno, ad eccezione del sottoscritto, prima di oggi aveva fatto sentire la propria voce in merito a questo ennesimo tentativo di racimolare voti – ha poi aggiunto il candidato sindaco del centrodestra – E’ evidente, in preda alla disperazione il sindaco fantasma, nei giorni scorsi, attraverso i suoi social invitava tutti ad essere in piazza della Libertà dove ha parlato per non più di due minuti, prima di lasciare campo libero al suo mentore, raccontando l’ennesima favola di una città trasformata. Oggi, Salerno ha servizi non all’altezza di una grande città, seconda della Campania, rifiuti ovunque, con tante micro discariche a cielo aperto. Una città trasformata, sì, ma in negativo”. “È evidente che De Luca è in pieno conflitto d’interessi politico ed istituzionale, di fatto, sotto mentite spoglie, sta concludendo il suo quinto mandato ed aspira ad un sesto, peccato che la carica di presidente della Regione sia incompatibile con quella di sindaco” conclude il candidato sindaco del centrodestra.