La logistica in generale, la sfida dei trasporti e della sostenibilità, rappresentano un volano strategico per lo sviluppo del Paese. Il Governo centrale ne ha contezza sempre maggiore. È evidente che il tema è della politica nazionale ma le realtà locali hanno il dovere di misurarsi su alcuni argomenti che sono determinati per la crescita dei territori.
Il dibattito sulle elezioni amministrative, si vota nei centri più importanti del Paese, da Milano a Roma, passando per Napoli, non ha colto ancora questa sfida. Eppure le scelte dei grandi centri urbani deteniamo, in parte condizionano, le politiche della Regione, di aree piu vaste, le opzioni di bilancio.
Le sollecitazioni (si intende alla politica ed alle Istituzioni e non ai comuni in particolare) che arrivano dall’Alis, l’associazione più rappresentativa del settore, e dalla stessa Anci con Antonio Decaro, da parte del Mondo Accademico, non sono state colte dai principali candidati. I grandi comuni d’Italia non possono pensare di essere estranei al tema ed hanno il dovere di declinare proposte, di partecipare alle analisi. Di immaginare il futuro dei grandi centri urbani anche in relazioni alle profonde trasformazioni dei tempi.
L’auspicio è che qualcosa cambi perché non esiste futuro nelle città, non esiste governo delle funzioni in aree vaste, se alcuni temi scompaiono dall’agenda.