Ecco Valeria Caggiano. È una mamma, ha studiato ingegneria chimica presso l’Università di Salerno, ha conseguito poi un dottorato triennale di ricerca presso la Federico II di Napoli. È la figlia di Plinio, esponente di punta del Psi salernitano che avvio’, negli anni delle giunte laiche e di sinistra, la trasformazione di Salerno.
In campo con i “Progressisti per Salerno”. Come nasce la scelta?
La decisione di scendere in campo, mettendoci la faccia, in prima linea è scaturita da un bisogno di far la mia parte, di dare il mio contributo umano e professionale, in un contesto più ampio rispetto alla famiglia, che è la prima società in cui opero, e al mio studio professionale.
La scelta di vivere questa esperienza, nella prima lista di partito, per quanto coraggiosa è assolutamente coerente con la mia storia personale e familiare, la battaglia io la faccio in prima fila non dietro le quinte.
Lei è cresciuta in una famiglia dove si respirava la politica. È un valore aggiunto?
Ovviamente SI.
Sono cresciuta a “pane e politica” la coerenza, la limpidezza e la correttezza di mio padre sono state alla base della mia crescita umana e professionale e mi sono state di grande aiuto.
Ho avuto la fortuna di poter “studiare” con senso critico le dinamiche politiche cittadine e nazionali ma con valori chiari: le proprie idee e i propri ideali devono essere mantenuti ben fermi, senza egoisticamente mettere il proprio interesse dinanzi al bene comune. Ritengo il confronto, anche se acceso, sempre costruttivo ed alla base della crescita personale e della società.
Che ricordi ha della stagione socialista di Salerno? Quale il giudizio invece sulla stagione di Vincenzo De Luca?
Da attivista politica purtroppo o per fortuna, non molti, dato che all’epoca avevo poco più di 10 anni; nonostante ciò ho avuto modo di approfondire successivamente le vicende che hanno poi portato alla rinascita salernitana.
I ricordi di figlia invece son molti, ovviamente, e per me il socialismo è sempre stato incarnato dalla figura di mio padre, Plinio Emilio Caggiano, che ha rappresentato una vera e propria epoca di coerenza e rettitudine, che lo hanno portato poi ad un distacco traumatico dalla stessa politica, investita da tangentopoli e scomparse di partiti, del suo partito, il PSI.
L’allontanamento volontario di mio padre dalla politica locale è coinciso poi con l’arrivo di Vincenzo De Luca, con il quale da semplice cittadina, ho potuto ammirare la realizzazione di molte opere, di cui avevo già sentito parlare in maniera embrionale da mio padre.
Con De Luca ho visto cambiare in meglio la nostra città con opere di urbanizzazione che hanno modificato radicalmente il tessuto cittadino: la cittadella giudiziaria, la stazione marittima, il crescent, la riqualificazione del lungomare cittadino e delle sue spiagge, parchi urbani dove prima c’era semplice campagna spesso nemmeno coltivata (parco del Mercatello, parco Pinocchio, parco Arbostella..) e tanto altro.
Quali le priorità programmatiche che sottoporrà a Enzo Napoli?
Come già ho avuto modo di elencare agli altri organi di informazione che mi hanno posto la medesima domanda le mie priorità, che si innestano perfettamente in quello che è il programma pluriennale del sindaco Napoli, sono le seguenti:
-da madre : l’ulteriore valorizzazione del nostro bel territorio con lo sviluppo sinergico di ampi spazi attrezzati ludico- sportivi per tutti i bambini salernitani; vivo nel centro cittadino da ormai più di 10 anni ed ho notato ed evidenziato la carenza di spazi verdi dedicati ai più piccoli.
Sviluppo di attività di lettura e arte in spazi comuni dove poter nutrire al meglio questi piccoli umani, spugne ricettive di tante nozioni e passioni sviluppabili.
-da tecnico ingegnere, invece: da un lato l’utilizzo di maggiore verde urbano, pensare ad una architettura più bio sostenibile, più “ green” e anche secondo il mio modesto parere più bella a vedersi e da vivere (basti pensare a Boeri a Milano).
Dall’altro, basandomi, sulla mia specializzazione in materie plastiche, ad una implementazione degli impianti di riciclo e compostaggio dei rifiuti; ad un miglioramento della raccolta differenziata, con premi ed encomi ai cittadini virtuosi e multe salate ai trasgressori; si sa che alla base del buon funzionamento di un sistema, c’è sempre il cittadino.