Melissa Alfano è una giovane candidata al Consiglio comunale di Siano, in provincia di Salerno. È una diciottenne che ha deciso di mettersi la faccia, di crescere e di contribuire alla crescita della sua comunità. È una ragazza che studia, che ha voglia di fare. Non è una figlia d’arte, non ha la strada tracciata dai destini familiari. Tutt’altro.
Dalla famiglia ha imparato i sacrifici, la dedizione al lavoro. La sua passione, in una comunità dove qualcuno vuole imitare i peggiori sistemi, diventa però una colpa, una minaccia per gli affetti più cari.
Ed il sistema, perché è sistema ogni blocco di potere che limita le libertà e che consegna messaggi intimidatori, costruisce segnali per scoraggiare.
Qualcuno racconta che il padre, che da anni porta avanti una attività fatta di duro lavoro e sacrifici, trova oggi problemi che mai aveva trovato prima. ‘A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina’ diceva un gigante della politica. Ed il sospetto che qualcuno voglia colpire il padre, per arrivare a lei, per mettere in campo una pessima prova di forza, è qualcosa di molto concreto.
Qualcuno prova a far passare il messaggio ‘non siete con noi e tutto sarà più complicato per voi’. Ma questa non è politica. Non è rispetto di una giovane ragazza, è uno schiaffo a tutti o ragazzi che hanno voglia di inseguire i sogni.