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23 Dicembre 2024

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Lo studio. La depressione lascia il segno

Secondo un team di ricercatori, le persone con episodi depressivi pregressi reagiscono meno alle emozioni in uno stato di depressione attuale, rispetto ai depressi ‘novelli’. Lo rivelano gli studiosi dell’Universita’ di Munster in Germania, in uno studio pubblicato su Biological Psychiatry e presentato alla conferenza ECNP – European College Of Neuropsychopharmacology di Lisbona. I ricercatori stanno ora lavorando per capire se questo significa che una grave depressione cambia il modo in cui il cervello reagisce alle emozioni nel tempo, o se le persone con risposte emotive piu’ forti ai volti negativi sono meno vulnerabili alla depressione a lungo termine. Entrambi possono avere implicazioni per la futura cura del paziente. La depressione e’ un grave onere per la salute mentale, ma l’effetto diretto sull’attivita’ cerebrale sta appena iniziando a essere compreso. Il cervello dei pazienti depressi normalmente mostra una maggiore attivita’ in certe aree rispetto a quello delle persone sane non depresse. Ora un gruppo di scienziati tedeschi ha scoperto che, sebbene sia ancora maggiore rispetto alle persone non depresse, l’attivita’ cerebrale dei pazienti attualmente depressi e che hanno sofferto di depressione prolungata e grave e’ inferiore a quella dei pazienti con depressione meno grave e prolungata. 

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