C’è un immenso spazio politico che va organizzato. Fra la destra sovranista, quella della Lega e di Fratelli d’Italia, e la suggestione del nuovo Ulivo, Pd e grillini, c’è un mondo.
È il mondo moderato e riformista, liberale e pragmatico. Quello che oggi ritiene Mario Draghi guida autorevole e prestigiosa, la migliore insomma. È lo spazio che una volta Forza Italia, con la grande intuizione di Silvio Berlusconi, riusciva a rappresentare da sola. È la partita che, con forza minore ma efficacia, hanno giocato la Margherita piuttosto che i Popolari. È l’Italia, per abbandonare le categorie della politica, delle partite Iva e dei professionisti, dei giovani e dei professionisti che non vogliono assistenza ma opportunità, e’ l’universo che chiede sicurezza ma che non fa le crociate contro l’immigrazione, è il mondo solidale che però non immagina lo ‘Ius soli’ come priorità del Paese, è quello che detesta le discriminazioni ma che non si impicca nella battaglia ‘ideologica’ del ddl Zan.
Alcuni dovranno organizzarsi, per dare casa e rappresentanza a queste sensibilità, i Calenda ed i Renzi, i Brunetta, i Ministri come la Carfagna, i Bentivoglio ed i socialisti che non hanno più casa o ‘parcheggiati’ da qualche parte, i liberali mai domi.
Sarà utile ai due blocchi che si stanno formando, perché essi cosi costruiti non saranno in grado di governare, ma sarà soprattutto utile al Paese.