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15 Novembre 2024

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Calenda “Draghi è liberal socialista, riformista e pragmatico, e tanto basta”

“Esiste un disvalore comune tra populisti e sovranisti: la negazione dei doveri associati ai diritti. Da qui nascono il reddito di cittadinanza, quota 100, i tamponi gratis, l’Alitalia pubblica (e morta), l’Ilva miracolosamente trasformata in un’acciaieria verde etc” lo dice in un intervento sul Corriere della Sera il leader di Azione Carlo Calenda.
“Allo Stato, presentato come entita’ separata e in molti casi nemica dei cittadini, si chiede tutto, ma non si da’ nulla, a partire dal pagamento delle tasse nella direzione di massimo grado di liberta’ individuale e massimo grado di intervento dello Stato”, a dimostrazione che “nel tempo la crisi della politica e’ diventata crisi di tutta la classe dirigente”, osserva ancora Calenda, a dimostrazione che “questo sfascio e’ coperto da tonnellate di retorica, luoghi comuni, finti conflitti, alleanze improbabili, patti sul nulla e proposte irrealizzabili”. Il leader di Azione poi sul Governo: “Ci piace Draghi perche’ e’ il contrario di quello che votiamo, leggiamo sui giornali, scriviamo sui social e vediamo in TV. Nessuno si domanda se Draghi sia di destra o di sinistra. Sappiamo che ha una matrice liberal socialista, riformista e pragmatica; e tanto basta. La politica trasfigurata da arte di governo a arte del rumore continua invece imperterrita a “posizionarsi”, spostando continuamente il confine tra destra e sinistra a suo uso e consumo”.
Sul futuro: “Ci chiedono ossessivamente ‘dove si colloca Azione’? Il centro con Renzi, Brugnaro e Toti? Oppure il nuovo Ulivo, Calenda, Letta, Conte, Grillo e Fratoianni. Nessuno dei due progetti ci appassiona. Dimentichiamo un fatto: sovranisti e populisti sono cresciuti anche perche’ hanno fatto politica. Sono andati a prendersi i voti sul territorio, elaborando e presentando un nuovo (detestabile) pensiero politico. Popolari, socialdemocratici, liberali e verdi sono rimasti fermi a barcamenarsi tra incoerenza e impotenza. Vecchi, polverosi, intimiditi e senza mai un guizzo. L’arrocco perpetuo ha finito per sottometterli a populisti e sovranisti”.
“Azione fara’ un percorso diverso, ovvero serieta’, lavoro duro, idealismo e coraggio non sono valori naif, di chi non riconosce che la politica e’ ‘sangue e merda’, ma elementi necessari alla rifondazione della politica quando la politica necessita di essere rifondata. E dunque basta alleanze folli, proposte inattuabili, evocazioni strumentali del fascismo o della patria, tatticismi, mosse del cavallo e da questa posizione non ci muoveremo. Se vale la pena fare politica, politica deve essere”, conclude Calenda.

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