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15 Novembre 2024

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Salerno, quella strana scelta che unisce Sarno e Zoccola 

Molti si sono indignati per la scelta di Michele Sarno, candidato sindaco del centrodestra alle amministrative ed oggi esponente di Fdi, di difendere Fiorenzo Zoccola. Nei suoi confronti il gip di Salerno, inchiesta sulle cooperative, ha disposto la custodia in carcere.

Zoccola è presidente di una cooperativa sociale ed è considerato gestore di fatto di diverse altre cooperative che avevano in gestione la manutenzione ordinaria del Comune di Salerno.

Capisco l’indignazione ma non contesto la scelta professionale di Sarno. Non lo faccio perché è un suo diritto e, soprattutto, perché è il diritto di una persona che subisce una misura cautelare. La subisce, fra l’altro, in un clima che dimentica il garantismo e che trasforma ogni spiffero, intercettazione o stralcio di interrogazione, in sentenze passate in giudicato. 

Quello che contesto a Michele Sarno è la scelta politica, la manca di chiarezza, la doppia lettura dei fatti. 

Alle ultime amministrative Zoccola e molti dei suoi uomini hanno sostenuto proprio Sarno nella corsa a sindaco. Sono stati qualcosa in più di semplici sostenitori.

Non si comprende, dunque, ed è tutta politica la posizione di Michele Sarno. 

Se continua a ripetere che vuole abbattere il sistema non si capisce perché ne ha preso un pezzo. Se, e da avvocato (da diversi anni) ha elementi in più, ritiene non esista il sistema Coop- comune Salerno, potrebbe dare una mano al centrodestra salernitano a leggere diversamente gli ultimi avvenimenti. 

Il tema merita parole di chiarezza. Da parte di tutti. 

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