“La vittoria di Gualtieri e’ un fatto politico decisivo per il futuro di Roma ma anche per gli equilibri nazionali tra la destra e il campo democratico. I risultati straordinari nelle altre grandi citta’ vanno nella stessa direzione”. Cosi Goffredo Bettini intervistato in giornata.
“Se fino a ora sembrava ineluttabile la vittoria dei sovranisti alle prossime elezioni politiche, ora, dopo la conquista anche della Capitale, si affermano – dice al Corriere- nuove speranze, un nuovo clima, una nuova fiducia per l’avvenire”. Quindi “Il Pd si e’ rafforzato, e prevale nettamente la prospettiva unitaria di un campo largo e inclusivo. E’ la linea di Letta, che su Roma si e’ impegnato e ha avuto coraggio”, analizza Bettini che al campo avverso del centrodestra dedica invece questa articolata riflessione: “Attenzione, e’ andata male ma resta molto forte. Le ragioni della sua sconfitta sono molteplici. Nei mesi passati ha cozzato con il sentimento di sicurezza e protezione diffuso tra i cittadini. Ha sottovalutato la pandemia e combattuto le regole per arginarla. Non ha compreso il fondamentale ruolo dell’Europa. Non ha preso le misure al governo Draghi. Si e’ divisa al suo interno. Ha messo in campo nelle citta’ candidati improvvisati e non credibili. E’ stata ambigua rispetto alle frange violente e neofasciste. Si spiega bene, dunque, la disfatta del fronte sovranista. Ma gli ‘umori neri’ dell’Italia non si rapportano solo con la forza elettorale della destra. Ma covano nella disperazione, nel nell’individualismo cattivo e menefreghista, nello sfarinamento delle comunita’ e dei rapporti sociali. Dobbiamo saper guardare li. C’e’ molto da fare, ancora, per noi democratici”.