Non c’è pace per U-Mask, le mascherine chirurgiche biotech che tanto successo avevano riscosso lo scorso anno fra i vip. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria aperta a febbraio e ha sanzionato per un totale di 450 mila euro le due società produttrici, U-Earth Biotech Ltd. e Pure Air Zone Italy S.r.l., di cui è amministratore unico l’imprenditrice attiva nel settore del design e della moda, Betta Maggio.
L’Antitrust ha contestato alle due società di aver promosso online la vendita delle mascherine (nelle versioni “Model 2”, “Model 2.1” e “Model 2.2”), registrate come dispositivi medici, equiparandole ai dispositivi di protezione individuale di classe FFP3 e attribuendo qualità false come proprietà virucide e una durata di 200 ore, certificate sulla base di test svolti in autonomia. Inoltre, l’Authority presieduta da Roberto Rustichelli ha evidenziato come – sino alla fine di febbraio 2021 – le condizioni generali di contratto fossero disponibili solo in inglese e si vantasse “un’inesistente approvazione” delle U-Mask da parte del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Insomma, secondo Piazza Verdi U-Earth Biotech Ltd. e Pure Air Zone Italy S.r.l. hanno adottato una pratica commerciale scorretta ingannando i consumatori sull’effettiva capacità protettiva delprodotto, e dunque mettendo in pericolo la loro salute, e facendo leva sulla situazione di emergenza sanitaria per indurli a comprare le mascherine biotech.
Un aspetto decisamente innovativo del provvedimento emesso dall’AGCM è la sanzione (pari a 50 mila euro) irrogata perché fino allo scorso febbraio le due società non rispettavano la disciplina in tema di informazioni precontrattuali per il consumatore nei contratti a distanza: non fornivano le previste indicazioni in merito alle modalità di esercizio del diritto di recesso del consumatore, alla garanzia legale di conformità e alla possibilità di servirsi di un meccanismo extra-giudiziale di reclamo e ricorso.
Va ricordato che il Ministero della Salute il 19febbraio scorso, ovvero dopo l’avvio dell’istruttoria da parte dell’Antitrust, aveva vietato l’immissione in commercio delle U-Mask Model 2 e ne aveva chiesto il ritiro dal mercato. Un provvedimento che era stato poi annullato ad agosto dal Tar del Lazio.