Ritorna la protesta dei portuali di Trieste contro il green pass, con un corteo che domani mattina alle 9 partirà dalla località Domio, a ridosso della zona industriale, per dirigersi, “sfilando pacificamente, verso l’entrata della Siot, l’oleodotto europeo, per poi tornare al porto, la casa dei portuali”. Lo fa sapere una nota del Coordinamento 15 ottobre, realtà nata la settimana scorsa dopo il ritiro del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste, e dopo che l’ex portavoce, Stefano Puzzer, uno dei leader della protesta, si è riunito in assemblea con i lavoratori portuali decidendo per l’iniziativa. Dal coordinamento viene fatto un appello ai cittadini italiani perché aderiscano “idealmente al corteo dei portuali di Trieste, organizzandosi nelle proprie città in un luogo simbolo, significativo, che rappresenti la protesta”. L’adesione al corteo dei portuali arriva dopo aver “appreso del rinvio del Consiglio dei ministri a giovedì prossimo” da cui dovrebbe arrivare una comunicazione formale del governo alle tre richieste fatte sabato scordo al ministro Stefano Patuanelli dal Coordinamento 15 ottobre: no green pass e non obbligo vaccinale; no a sgomberi violenti di proteste pacifiche; scuse pubbliche del governo per lo sgombero della protesta al varco 1 del porto di Trieste.