“Se il Pd rinuncia al confronto e al riformismo come metodo di lavoro, sceglie la politica delle bandierine e della rigidita’, rischiando l’isolamento”, così un’intervista al Messaggero il senatore Pd Andrea Marcucci.
“Sullo Zan – riprende – gli errori partono da lontano. Il segretario Letta partecipo’ a un’assemblea di gruppo dei senatori dem a maggio scorso e annuncio’ in quella sede che il disegno di legge sarebbe stato immodificabile. In quell’occasione iniziai a pensare che si stesse tentando di issare piu’ un vessillo propagandistico che lavorare a una legge vera sui diritti”. Quanto alle accuse di ‘tradimento’ a Italia Viva, Marcucci ribadisce che “le responsabilita’ del fallimento dello Zan vanno equamente divise tra tutti: anche noi del Pd abbiamo sbagliato”.