Non riesce, neanche a La7, a spiegare le ragioni di una scelta inopportuna e poco elegante.
Ilda Boccasini, intervista da Enrico Mentana, ha balbettato e non ha convinto sulla vicenda Falcone. “Lo dovevo a me, a chi mi ha voluto bene” e poi ancora “lo dovevo a Giovanni” ha ripetuto per spiegare la scelta di spiattellare, dopo anni, le vicende private di un uomo delle Istituzioni, un simbolo, un marito, un fratello, che non c’è più.
Il perché,dunque, mai chiaro.
Nel sul lavoro “La stanza numero 30” (edito da Einaudi) l’ex magistrato ha raccontato i più intimi stralci della sua vita. Ricorda l’inchiesta “Duomo Connection”, nella quale lavorò insieme a Falcone per dimostrare le infiltrazioni di Cosa Nostra. “Me ne innamorai” ha scritto per aggiungere “un sentimento alto e profondo”.