“Voglio portare la Lega in un altro posto. Non ci sono due linee, al massimo sensibilità diverse” sono le parole di Giancarlo Giorgetti che rappresenteranno le basi per una scissione, una rottura nella Lega.
“Mi chiede – ha detto Giorgetti rispondendo a Vespa – se io e Salvini riusciremo a mantenere un binario comune. Continueremo a lavorare così finché il treno del Governo viaggia veloce, altrimenti rischiamo noi di finire su un binario morto. Il problema non è Giorgetti, che una sua credibilità internazionale se l’era creata da tempo. Il problema è se Salvini vuole sposare una nuova linea o starne fuori. Questa scelta non è ancora avvenuta perché, secondo me, non ha ancora interpretato la parte fino in fondo. Matteo è abituato a essere un campione d’incassi nei film western… ma i western stanno passando di moda. Secondo me, sono finiti con ‘Balla coi lupi’. Adesso in America sono molto rivalutati gli indiani nativi”.
Ormai la sfida è avviata ed al netto di ‘stop and go’ non ci saranno cambi. La Lega di Salvini, quella di lotta e governo, quella che strizza l’occhio a No Vax ed imbecilli vari, è incompatibile con la Lega ‘governista’.
Si tirerà avanti fino al Quirinale poi Giorgetti, con altri, proverà ad occupare e costruire l’area moderata del centrodestra. Quella di Brunetta e della Carfagna per intenderci…
