di Antonluca Cuoco
Domenica scorsa, come tantissimi salernitani, ero allo Stadio Arechi.
In Curva Sud c’era anche un gruppo di tifosi dello Shalke04 con cui la tifoseria granata è da qualche anno gemellata.
Ho chiacchierato un pò con loro e non ho potuto fare a meno di commentare quanto differente fosse l’esperienza di andare a vedere la partita a casa loro (Veltins-Arena) rispetto a trascorrere 90′ all’Arechi.
“Jawohl.. it’s completely different”, mi dicevano sorridendo (aggiungendo complimenti per il tifo granata ma il punto restava…).
Ed il punto è che gli stadi in Italia sono tendenzialmente fatiscenti, che la proprietà è solo in rarissimi casi delle società, che i servizi sono nella grandissima parte dei casi scadenti o inesistenti e che scegliere di pagare un biglietto nella serie A per assistere ad una partita di calcio significa solo quello, ed al massimo un caffè e un panino (tra l’altro sempre dozzinale).
Ora lungi da me paragonare l’Arechi alla Veltins-Arena (dal 2005 ribattezzato così in seguito alla stipula di un contratto di sponsorizzazione con l’omonima azienda ed è uno degli stadi più moderni del mondo) ma rendiamoci conto cosa siano i veri stadi attrezzati nel mondo sviluppato e cosa sia andare all’Arechi (come in tanti altri stadi italiani).
L’esperienza dei tifosi tedeschi nella nostra curva, dal punto di vista dei servizi, è stata un pò come se noi fossimo andati a vedere una partita in una curva tunisina (con tutto il rispetto per il Maghreb).
ps.
La curva per vedere Salernitana-Napoli costava 40euro
quella per vedere la Salernitana-Juventus sarà 50euro.
il punto non è il costo (gli spettacoli vanno pagati) ma cosa si offre.