“I fenomeni di terrorismo interno sono nati da formazioni non diverse, da Forza Nuova, da formazioni che hanno inizialmente adottato il metodo violento. È sempre molto pericoloso lasciar correre. Il piano per legare assieme Forza Nuova e il movimento No Pass dimostra di per sé una strategia, rispetto alla quale il Paese si deve muovere perché non si scada in quelle forme di terrorismo che già abbiamo vissuto in passato”. Così il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, in un’intervista a ‘La Repubblica’. Sull’opportunità di sciogliere Forza Nuova risponde: ”Di fronte a un assalto squadrista come quello subito dalla Cgil si pensa sempre a misure che possano accelerare l’intervento dello Stato. Ma la decisione spetta ad altri, non a me. Oltretutto un decreto di scioglimento è preceduto da una vasta istruttoria, che va a indagare l’operatività e il metodo di una specifica formazione politica. Non occupandomi di quell’istruttoria, non posso pronunciarmi. Osservo però che l’associazione è un istituto costituzionalmente garantito che si supera quando vi si intravedono elementi come la sovversione, la violenza, il metodo”. ”L’eventuale decreto di scioglimento sarebbe – aggiunge – una misura di prevenzione sicuramente utile, laddove venisse valutata la sussistenza dei presupposti, e non limiterebbe né impedirebbe le attività di indagine, di prevenzione e di repressione. Aggiungo che uno Stato civile non deve nemmeno avere paura di creare vittimismo in chi persegue ideologie violente”. Nelle operazioni degli ultimi mesi sono state trovate armi, conferma De Raho, ”ma non è detto che siano la prova dell’operatività armata della formazione”.