di Luca Mazzeo
È evidente che l’epoca in cui siamo immersi divide l’essere umano in due sfere.
Nella prima viene collocata la mente responsabile e sensibile, ovvero ligia al dovere e alle regole di comportamento imposte dalla pandemia, mentre nella seconda troviamo la persona menefreghista, piena di se che agisce liberamente senza tener conto del benessere e della salute collettiva.
Tale contrasto ideologico, come vediamo giornalmente, provoca una risalita dei contagi significativa che molto verosimilmente condurrà a nuove restrizioni.
La salute è un bene primario e va preservato fin quando le facoltà cognitive ed extra cognitive forniranno il giusto impulso su ogni singolo corpo. Questo dovrebbe essere il punto su cui va posta maggiore attenzione.
Da ormai due anni è stato più volte confermato che i tre modi determinanti per uscire dal tunnel pandemico sono: distanziamento sociale, utilizzo della mascherina e vaccino.
Va sottolineato, come già esplicitato in diverse occasioni, che l’ approccio mediatico nei confronti di tale situazione è stato, a dir poco, errato in quanto la psiche non ha dovuto incamerare semplicemente delle regole ben definite ma anche un vero e proprio bombardamento basato sulla paura.
Inoltre la dialettica è la poca chiarezza utilizzate sino ad ora hanno alimentato un sentimento imponente di scetticismo. Il medesimo fa emergere dati sconfortanti: 7 milioni di italiani non si sono vaccinati, oltre il 40% non crede all’ esistenza reale del virus, più del 30% è ormai convinto che la vita sociale non tornerà più come prima e trova inutile qualunque forma di rimedio ed infine più del 20% si distacca totalmente dalla tematica.
Codesto scenario dà adito, ancora una volta, tanti interrogativi. Essi vanno superati.
Perché se due o più persone sono vaccinate sono costrette comunque ad indossare il dispositivo di protezione e a mantenere il distanziamento? Se un individuo è vaccinato, quindi immune, come mai corre il rischio di contagiarsi, pur se in forma lieve? Lo stesso perché può contagiare violentemente un non vaccinato? Perché se un soggetto ha completato il proprio ciclo di vaccinazione necessita della terza dose?
Qual è la percentuale reale di efficacia del vaccino?
Inizialmente hanno affermato che con il raggiungimento dell’80% di individui vaccinati si sarebbe giunti all’immunità di gregge. Attualmente siamo oltre la soglia, come mai ciò ancora non è accaduto?
Codesto clima di incertezza dà luogo alla creazione di gruppi No vax, No gren Pass che in maniera legittima, sia essa condivisibile o non, manifestano la propria stanchezza per un mancato ritorno alla vita e per un reiterato e ingiustificato “sequestro” di persona che ormai dura da troppo tempo.
Come ben sappiamo si avvicinano le feste di Natale, momento di felicità e di amore,ove è d’ obbligo stringersi al proprio nucleo familiare per condividere stralci di vita unici.
Per far sì che ciò avvenga serve seguire la seguente ricetta: le Asl effettuino maggiori controlli, il Governo compia un vero e proprio atto di coraggio, introduca la vaccinazione obbligatoria caricandosi tutte le responsabilità di eventuali controindicazioni.