Gli svizzeri si portano dietro la narrazione della neutralità sulle guerre. Ma sulle battaglie di civiltà sono i più avanti di tutti. E sono due passi avanti se sono socialisti.
I giovani socialisti svizzeri chiedono alla Federazione elvetica di calcio e alla Nazionale di boicottare i mondiali nel Qatar, di non trasmettere le partite di calcio, fa nulla se è arrivata la qualificazione.
“La Svizzera non deve camminare sui cadaveri” dicono.
“Il Qatar – ricordano – ha una delle più orribili legislazioni anti-queer del mondo, con l’omosessualità punibile con la morte”. Ha le idee chiare la Gioventù socialista (GISO): “Piu di 6.500 persone sono morte finora nella costruzione degli stadi per la Coppa del Mondo”.
Dunque sono in campo. E sono in campo per i diritti civili e per quelli del lavoro.
Al momento sono soli e senza la sponda delle sinistre europee. Senza la sponda della sinistra italiana che si lamenta per il Ddl Zan, le battaglie dei salotti, e che tace troppo spesso quando c’è da alzare la voce.