“L’operazione contro il caporalato nel Foggiano segnala un inammissibile traffico di braccia in condizioni di semi-schiavitù e l’urgenza di stroncare pratiche che danneggiano l’intero Sud”. Lo dichiara Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
“La concorrenza al ribasso – dice – di chi usa personale sottopagato, tenendolo in condizioni disperate, fuori da ogni regola e controllo, penalizza le migliaia di imprenditori e aziende onesti, che operano in piena legalità e sostengono i costi di giuste paghe ed eque condizioni di lavoro. Il caporalato non è solo una abietta pratica di sfruttamento ma anche una modalità di distorsione del mercato che non possiamo più tollerare se vogliamo far crescere il Mezzogiorno”.
“Il governo è impegnato con un piano triennale nell’azione di contrasto, ora dobbiamo farne una priorità per associare ai progetti di sviluppo del Pnrr una grande operazione di recupero della legalità contro le mafie del lavoro” conclude.