Di Felice Massimo De Falco
La post-pandemia ha colpito intere generazioni. Il tessuto sociale ed economico si è vertiginosamente assottigliato.,A farne le spese sono sopratutto le famiglie e i figli.
Una delle tendenze più nitide degli ultimi anni è l’allargamento del divario tra generazioni rispetto alla povertà assoluta. Oggi in Italia più una persona è giovane, più è probabile che affronti una deprivazione sociale.
Tale tendenza si è rafforzata durante l’emergenza Covid: nel 2020, oltre il 13% dei minori è finito in povertà assoluta. I secondi più colpiti sono i giovani adulti: nella fascia tra 18 e 34 anni la quota di poveri è salita all’11,3%. (Fonte Openpolis)
L’alta incidenza della povertà tra i più giovani chiama in causa la condizione delle famiglie con figli. Da alcuni anni, in parallelo con l’aumento della povertà minorile, la tendenza assodata è che più un nucleo familiare è numeroso, più è probabile che si trovi in povertà.
Un aggravamento che riguarda l’intero paese. Le famiglie con almeno un figlio minore che si trovano in povertà assoluta sono l’11,7% nel nord (erano l’8,4% nel 2019), l’8,1% nel centro Italia (dal 5,9% dell’anno precedente) e il 13,2% nel mezzogiorno (dal 12,2%). Un quadro che inevitabilmente aggiorna le informazioni di cui attualmente disponiamo sulla condizione materiale delle famiglie, che con disaggregazione locale risalgono spesso all’ultimo censimento generale. (Fonte Eurostat)
Si tratta di una questione di primaria importanza, anche per la ripresa del paese dopo l’emergenza, che rimette al centro del dibattito il tema della condizione delle famiglie con figli. E poi si parla di denatalità in Italia…