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19 Dicembre 2024

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Il campionato più social è quello inglese. L’Italia terza e’ comunque sul podio

E’ quello inglese il campionato di calcio più social del 2021. Sul secondo e terzo gradino del podio rispettivamente la Liga spagnola e la Lega Serie A. Questo è quanto emerge dal monitoraggio annuale di Talkwalker, multinazionale leader globale nella Social e Consumer Intelligence, che misura quotidianamente le principali federazioni, i team e gli atleti a livello globale in termini di presenza e interazioni (engagement) sui social. La Premier League nel 2021 (periodo di rilevazione: 1 gennaio-15 dicembre 2021) totalizza 9,6 miliardi di interazioni social a livello mondiale, di cui 1.5 miliardi su Facebook, 7,3 miliardi su Instagram, 712 milioni su Twitter e 28 milioni su Youtube. Al secondo posto tra i campionati di calcio europei troviamo poi la Liga spagnola con complessive 6,1 miliardi di interazioni (949 milioni su Facebook, 4,8 miliardi su Instagram, 329 milioni su Twitter, 23 milioni su Youtube), quindi la Lega Serie A italiana con complessive 3,7 miliardi di interazioni, delle quali 478 milioni su Facebook, 3.1 miliardi su Instagram, 91 milioni su Twitter e16 milioni su Youtube. “Per la Lega Serie A un ottimo risultato, non casuale e frutto di un paio di anni di investimenti- commenta Stefano Russo, Sales Director Media & Sports di Talkwalker- risultato che posiziona il nostro campionato sopra al campionato francese, al quarto posto con 3,5 miliardi di interazioni annuali, e al quinto della Bundesliga che invece di interazioni ne totalizza 1,4 miliardi e perciò, volendo utilizzare una sintesi calcistica, in campo social l’Italia da un secco 3 a 1 ai colleghi tedeschi”.

Sono Manchester United FC, Paris Saint-Germain e FC Barcelona le regine social d’Europa nella classifica social per squadre, ma la Juventus sfiora il podio. Il team inglese infatti nel corso del 2021 ha collezionato ben 3,5 miliardi di interazioni delle quali 536 milioni su Facebook 2,8 miliardi su Instagram, 198 milioni su Twitter e 7 milioni su Youtube, risultato che gli vale il primato. Al secondo posto il Paris Saint-Germain con complessive 3,1 miliardi di interazioni e quindi il Barcelona con 2,9 miliardi; ma la Juventus – prima tra le squadre italiane – con le sue 2,1 miliardi di interazioni complessive raccolte a livello mondiale (di cui 281 milioni su Facebook e 1,8 miliardi su Instagram) – è davvero a pochissime lunghezze dal podio. “Sono risultati con numeriche davvero alte che raccontano quanto il CALCIO sia sempre uno dei maggiori ambiti di ‘conversazione’ sul web- spiega Stefano Russo, Sales Director Media & Sports di Talkwalker- e come i risultati individuali dei team siano strettamente correlati a quelli del campionato di appartenenza”. Tra le italiane come detto la più performante è la Juventus che col suo quarto posto in classifica si lascia alle spalle delle superstar mondiali come Real Madrid (al quinto posto con 1.9 miliardi interazioni/anno), Chelsea FC (al sesto posto con 1,4 miliardi di interazioni/anno) e Liverpool FC al settimo posto, quasi doppiato dai bianconeri per volumi di conversazioni social (1,3 miliardi interazioni/anno).

 Tra le italiane nella Top20 ben figurano il Milan che con 485 milioni di interazioni si piazza all’undicesimo posto, giusto qualche lunghezza davanti ai ‘cugini’ dell’Inter che con 433 milioni di interazioni è al 12mo, poi Napoli (96 milioni interazioni/anno) e Roma (94 milioni interazioni/anno) rispettivamente al 20esimo e al 21esimo posto. Poi bisogna scorrere la classifica per incontrare la Lazio al 29esimo posto con 62 milioni interazioni, l’Atalanta (53 milioni interazioni) al 33esimo e la Fiorentina in 36esima posizione con 42 milioni interazioni/anno raccolte a livello mondiale. “Performance, quelle dei team italiani fuori dalla top20, che hanno sicure prospettive di crescita alla luce della consapevolezza della importanza del digitale emersa negli ultimi due anni nel CALCIO italiano a tutti i livelli a partire dalle Leghe (Serie A, Serie B e Lega Pro)- spiega Stefano Russo di Talkwalker- Consapevolezza ed impegno che si sta traducendo in maggiori investimenti in marketing, competenze, contenuti, internazionalizzazione e che crediamo possano portare i primi risultati già nel breve medio termine”.

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