“La riduzione della quarantena sotto l’aspetto medico-epidemiologico sarebbe un errore aumentiamo il rischio che persone contagiate possano diffondere ulteriormente il virus”. Lo dice Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata, alla trasmissione ‘L’imprenditore e gli altri’ su Cusano Italia Tv.
“La variante iniziale – si legge in una nota – del Coronavirus aveva un tempo di latenza che poteva arrivare anche a due settimane, man mano questo periodo di incubazione e’ diventato piu’ rapido, ma puo’ arrivare anche a 7 giorni, ridurre la quarantena a meno di 7 giorni e’ rischioso soprattutto con una variante cosi’ contagiosa come questa”, dice l’esperto. Quanto alle dosi booster, Andreoni prende a riferimento i casi di Israele e Francia: “Israele e’ gia’ partito con la quarta dose, ma in maniera sperimentale, non perche’ vi sia effettivamente un’esigenza di quarta dose. Loro cercano di anticipare per capire quanto effettivamente si e’ protetti. Lo stesso vale per chi come la Francia sta anticipando la terza dose dopo 3 mesi, non ci sono dati scientifici a supporto di questo”. Infine lo studio “che fa vedere come la vaccinazione con Pfizer dia un’ottima memoria a livello cellulare, solo che questa memoria e’ piu’ difficile da misurare rispetto alla risposta anticorpale. Attualmente non vediamo malati gravi tra pazienti che hanno fatto la terza dose se non in casi eccezionali, quindi la terza dose funziona benissimo”, conclude Andreoni.