Il dato è drammatico, l’elettricità costerà il 55% in più e il gas sarà maggiorato del 41,8%. I calcoli fatti dell’Arera, Autorità di regolazione Energia Reti Ambiente. Una famiglia, utile per avere una idea, dovrà pagare oltre 600 euro in più nel corso di un anno. Una batosta.
Le misure immaginate dal Governo, 3,8 miliardi nella legge di bilancio, assolutamente insufficienti.
In altri tempi le forze politiche avrebbero scatenato le guerre, avrebbero invitato il
Governo a fare di più. Nell’era dell’Esecutivo della responsabilità, nell’epoca del ‘tutti dentro’, sono deboli e di sola circostanza le prese di posizione.
In altri tempi le opposizioni avrebbero alzato le barricate. Oggi c’è solo la Meloni e non basta. Un sistema funziona quando forte e l’opposizione, chiara la visione di chi governa, concreto il rischio di una crisi, ed autentica la ‘paura’ di chi è maggioranza.
Tutto questo non c’è.
Ed allora basta. Si voti per il Quirinale e si consegni al Paese un Esecutivo più omogeneo. Con una manovra parlamentare o tornando al voto perché questo Parlamento da sempre più la sola impressione di essere animato da deputati e Senatori che non voglio mollare privilegi.
Ci sia una maggioranza ed una opposizione. Questa ‘marmellata politica’ blocca le idee, imprigiona lo stesso Draghi ed è una zavorra per le idee più innovative.
è evidente che il colpo di frusta non è solo nella differenza esigua con lo scenario avverso, quello che si sarebbe verificato in assenza di misure (+65% per la luce, +59,2% per il gas). È nel valore assoluto di quello che accadrà tra due giorni. È nei 610 euro in più all’anno che una famiglia dovrà tirare fuori rispetto a dodici mesi fa per pagare le bollette del gas, mentre per quelle della luce l’esborso sarà più alto di 334 euro.