Di Anna Adamo
Il 2022 sembra essere iniziato nel migliore dei modi per gli atleti paralimpici con disabilità fisiche e sensoriali.
Qualche giorno fa, infatti, é stato pubblicato il primo bando di partecipazione alla procedura di selezione per l’inserimento di questi ultimi nella Sezione Paralimpica delle Fiamme Gialle.
“Una notizia meravigliosa per tutti gli atleti con disabilità, che finalmente possono iniziare a sognare una carriera sportiva a tutti gli effetti, con un regolare contratto di assunzione e l’equiparazione in termini di stipendio ai colleghi olimpici, oltre a pari opportunità a fine carriera. Finalmente si dà concretamente avvio alla piena attuazione del decreto legislativo con il quale è stato regolamentato l’accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari ed ai corpi civili dello stato”.
Commenta così,la parlamentare di Forza Italia Giusy Versace, prima firmataria della Proposta di Legge sulle pari opportunità degli atleti con disabilità fisiche e sensoriali nei Gruppi Sportivi Militari e Corpi Civili dello Stato.
“Nelle prossime settimane, continua Versace, vi saranno ulteriori bandi di selezione. Si tratta di un primo importante segnale che restituisce ai nostri campioni il giusto riconoscimento e le necessarie garanzie a tutte le persone con disabilità che vogliono approcciarsi anche allo sport agonistico”.
Una grande vittoria per la parlamentare azzurra ed ex atleta paralimpica, che negli ultimi tre anni ha dedicato a questo tema mesi di lungo lavoro all’insegna dell’ascolto e del dialogo.
Per le persone con disabilità, é stato fatto tanto, ma non ci si può di certo adagiare sugli allori, perché c’è ancora tanto da fare.
L’ inserimento degli atleti paralimpici nelle Fiamme Gialle rappresenta un barlume di speranza, indica che forse qualcosa sta cambiando.
É espressione di una mentalità evoluta, di un cambiamento culturale, volto a prendere in considerazione le persone con disabilità non per le cose che non posso fare, ma per tutto ciò che sanno fare nonostante la vita abbia cercato di imporre loro dei limiti, guardandoli,come é giusto che sia,con occhi diversi: gli occhi della normalità.