Il direttore: “È da irresponsabili non farlo. Sono contrario alla riapertura delle scuole. Impieghiamo questo tempo per mettere in sicurezza i nostri giovani”
“Ancora una volta viviamo un momento di estrema difficoltà. Siamo stretti nella morsa di questa emergenza sanitaria che non ci molla. Viviamo lo sgomento, quasi l’incredulità nel guardare i dati, leggere il numero dei contagi. Sono giorni che mi chiedo: da genitore dei Giffoner, perché così mi sento, cosa posso fare? Può Giffoni rimanere immobile di fronte a tutto questo? La risposta è ovviamente no, un no che è anche un grido di rabbia, un urlo di dolore. Sento, perciò, di dover fare un appello ai genitori perché mai come oggi la responsabilità è sulle loro spalle. Le scelte che oggi faranno determineranno il corso dei prossimi mesi, l’andamento della pandemia, la possibilità, più o meno concreta, di trovare una via d’uscita. Ai genitori dico: non abbiate paura, fate vaccinare i vostri figli”. Lo dichiara Claudio Gubitosi, fondatore e direttore di Giffoni: “I ragazzi – aggiunge – sono la nostra essenza, il senso stesso della nostra esistenza ed è per questo che non posso rimanere con le mani in mano. Anzi, sento il dovere di intervenire con tutte le forze di cui dispongo, di dare un contributo concreto, utilizzando quell’energia che è il vero patrimonio di Giffoni, energia giovane, messa in circolo per i giovani, fatta dai giovani”.
“In queste ore – aggiunge Claudio Gubitosi – davvero non comprendo l’accanirsi, che si registra a livello centrale, sulla riapertura delle scuole. Spero che il Ministro Bianchi, che stimo, possa rivedere con il Governo questa decisione. Apprendo, perciò, con favore la decisione di Antonio Giuliano, il sindaco di Giffoni Valle Piana, il mio paese, di chiudere tutti i plessi scolastici. Allo stesso modo accolgo con piacere la scelta che proprio in queste ore è stata comunicata dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca di fermare le lezioni in presenza per le elementari e le medie”.
Certo la chiusura delle scuole non può essere fine a sé stessa: “Questo tempo – aggiunge Gubitosi – è prezioso. Perché dobbiamo sempre agire di repressione quando possiamo anche intervenire con la prevenzione? Al contrario, oggi abbiamo un’unica arma che si chiama vaccino. Ed è in questo senso che formulo il mio appello ai genitori: è arrivato il tempo di vaccinare i nostri bambini, i nostri ragazzi. Non c’è alibi che tenga, non c’è timore che debba condizionarci. Faccio riferimento in particolare alla fascia d’età che va dai 5 ai 12 anni. I numeri delle vaccinazioni che si registrano per questa fetta di popolazione sono davvero troppo esigui se si considera che è ormai chiaro e lampante come in questa fase l’incidenza del virus sia fortissima proprio su questa fascia d’età. Non vaccinarli è sinceramente un gesto irresponsabile”.
Allora cosa può fare Giffoni? Gubitosi lancia quella che è più di una provocazione, è un’idea che esprime il senso vero e profondo della vicinanza di Giffoni alle famiglie italiane: “Vogliamo tornare alla normalità – aggiunge il direttore – lo vogliamo in particolare per i nostri bambini, per i nostri giovani. Vogliamo che anche Giffoni torni ad essere quel luogo in cui al distanziamento sociale si preferisca la vicinanza dei cuori, la circolazione libera delle idee, senza restrizioni, senza limitazioni. Ecco perché ho deciso di riservare cinquecento posti in giuria a tutti i bambini ed i ragazzi campani, di età compresa tra i 5 ed i 12 anni, che mi faranno pervenire, tramite i loro genitori, le certificazioni delle avvenute vaccinazioni. Altri cinquecento posti li riserverò ai ragazzi di età compresa tra i 13 ed i 16 anni, provenienti dalla Campania e da tutta Italia, che pure certificheranno di aver effettuato la vaccinazione anti Covid. Non entro nel merito della discussione sull’istituzione dell’obbligo vaccinale, non ci penso nemmeno lontanamente, ma voglio essere un sostegno, un aiuto per le famiglie. Posso comprendere il tormento dei genitori che devono scegliere per i propri figli, ma molto più doloroso è doversi rassegnare ad una vita che non è vita se questa viene derubata della dimensione sociale, della condivisione, della possibilità di incontro, di scambio, di confronto. Il Green Pass diventa così un super pass per Giffoni, il lasciapassare perché il sogno della normalità possa finalmente essere esaudito. Sono certo che agendo responsabilmente, tutti insieme, con serietà e senso civico, riusciremo davvero a mettere la parola fine a questo incubo”.