“Il problema non è del CALCIO, ma dello sport. E’ chiaro che non si possono continuare a fare le cose che si facevano prima quando hai 200 mila contagi al giorno e 200 morti. La ricetta non ce l’ha nessuno, cosa serve andare a recriminare su cosa non si è fatto? Penso che questa è una soluzione non certo ideale, ma la migliore, o se volete la meno peggio”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò, a margine della presentazione del comitato organizzatore dei Mondiali di scherma 2023 a Milano, parlando dei protocolli nel CALCIO alla luce dell’impennata dei contagi. “Porte chiuse? E’ una cosa che spetta al governo, non al mondo dello sport. Mi sembra che la Lega CALCIO si sia messa nelle condizioni di dare un segnale di anticipazione di quelle che potrebbero essere altre decisioni”.