“Il nuovo protocollo Covid? E’ un ottimo risultato, frutto di un lavoro svolto dalla Figc con il Governo, in raccordo con le Regioni. E’ un protocollo che riconosce la responsabilità dello sport, del CALCIO in particolare, e compenetra la tutela della salute con le esigenze di chiarezza interpretativa del nostro mondo nel rapporto con le Asl”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, intervistato da La Nuova Sardegna. “Il Covid ha acuito criticità strutturali – ha sottolineato il numero uno della Federcalcio -. Negli studi annuali sullo stato di salute del movimento calcistico, la Figc ha messo più volte in evidenza l’eccessivo indebitamento e la scarsa patrimonializzazione dei nostri club. È giunto il momento di affrontare il problema e lo stiamo facendo con l’adozione di norme ambiziose che progressivamente riporteranno in equilibrio il sistema professionistico”. Poi sui rapporti con l’emittente Dazn: “La legge riconosce alla Lega la competenza in questo settore. Io mi auguro che, per la visibilità e le risorse che genera, il prodotto Serie A sia ancora maggiormente valorizzato. Va anche migliorata la fruibilità da parte dell’utente finale, sia negli stadi che in tv e da qualsiasi altro dispositivo mobile, per questo ho chiesto massima attenzione alla Lega che so essersi attivata tempestivamente”.
“Gli agenti sono una parte importante del sistema e non vanno di sicuro demonizzati, al contrario bisogna parlarci per trovare una soluzione di garanzia per tutti. Aspettiamo le nuove indicazioni della Fifa per poi adeguare anche il nostro regolamento. Una cosa è certa: bisogna regolare commissioni e intermediazioni per impedire che ci sia una così grande emorragia di risorse dal mondo del CALCIO“. E conclude: “Il 2022 sarà l’anno delle riforme per dare sostenibilità e stabilità al sistema. Ma è molto più importante superare finalmente questa dannata pandemia”.