Di Anna Adamo
Non è mai facile parlare del 2020 e di tutto ciò che ci ha stravolto la vita in un attimo.
Non lo é neanche per chi, delle parole, ne ha fatto un lavoro di cui vivere di giorno in giorno.
Del resto,come si possono trasformare in parole le tante vite che gli effetti della pandemia hanno spezzato?
Come si può trasformare in parole la solitudine?
Qualcuno potrebbe dire che é impossibile, perché quest’ultima non parla,non fa alcun rumore,ma arriva e prende posto nelle nostre vite senza neanche chiederci il permesso.
Ed è nel dire questo che sbaglia.
Perché,quello che il 2020 é stato,é racchiuso proprio nella solitudine. Nelle quattro mura delle nostre camere, il cui silenzio era interrotto solo dal suono del cellulare.
Quel cellulare che, insieme ai social,ci ha aiutato ad “accorciare le distanze”.
Quel cellulare che è diventato rifugio per i nostri sogni,le nostre paure e tutte le parole non dette.
Quel cellulare che,ci siamo illusi,avrebbe potuto sostituire una passeggiata o un pianto tra le braccia di un amico.
La verità, però, é che nulla potrà mai sostituire il contatto umano. Lo sappiamo tutti, ma lo sanno soprattutto i giovani che,di tutto questo, ne hanno pagato il prezzo più grande.
Perché, le urla che si nascondevano dietro quei cellulari nessuno le ha mai ascoltate. Perché, nessuno si è mai accorto che i social avessero preso il sopravvento sulla loro vita.
Li hanno lasciati tutti lì,a morire disperati,i giovani.
Tutti. O quasi. Poiché, ad interrompere il muro costruito dalla solitudine,ci ha pensato la Commissione Sanità della Regione Campania attraverso l’ istituzione dello Psicologo di Base.
A far chiarezza su tale proposta è l’avvocato Ornella Manzi, assessore al bilancio del Comune di San Gennaro Vesuviano e già capo della Segreteria dell’Onorevole Bruna Fiola,che dichiara:
“É la legge numero 35 del 3 agosto 2020 che sancisce da parte della Regione Campania l’ istituzione dello psicologo di base, fortemente voluto per far fronte agli effetti della pandemia che,proprio nel 2020, ha visto alcune delle fasi più acute e soprattutto per cercare di porre freno ad disagio giovanile esistente già da prima dell’ arrivo del Covid-19, dovuto dall’eccessivo utilizzo dei social network, i quali possono essere molto pericolosi e influenzare negativamente tantissimi giovani”.
Quelle dell’avvocato sono parole che fanno riflettere. Parole che fanno rumore nel silenzio di tanti i quali,pur vedendo, fingono continuamente di non aver visto.
“Quella della Regione Campania, prosegue,é una proposta che nasce dall’esigenza che questa nuova società ci sta imponendo. I giovani sono veramente fragili, troppo esposti alle critiche, perché esponendosi a trecentosessanta gradi sui social diventano preda dei cosiddetti leoni da tastiera,i quali si prendono gioco di chi è più debole”.
Ebbene si, la nostra è una società in cui si fa fatica a specchiarsi, in cui tutti vogliono apparire forti per nascondere l’anima fragile che si ritrovano. Un’ anima la cui richiesta di aiuto, mai da nessuno è stata presa in considerazione,ma che attraverso il Covid-19 ha trovato un modo per far capire a tutti quanto importante fosse accorgersi della sua esistenza.
Il nobile proposito della Campania, però, non subito é stato compreso, infatti non ha avuto vita facile,trovando come suo principale antagonista il Consiglio dei Ministri che lo bocciò senza mezzi termini.
“Il Consiglio dei Ministri ritenne la legge incostituzionale, sostenendo che quest’ultima non dovesse riguardare le regioni, bensì lo Stato”,dichiara Manzi.
Ma, proprio quando ogni speranza sembrava essersi persa,ecco arrivare la sentenza della Corte Costituzionale attraverso la quale è stato riconosciuto alla Campania di aver ragione e quindi la legge è entrata in vigore.
“Con l’entrata in vigore della legge,dice l’avvocato, si è aperto un varco per tante regioni che sono certa seguiranno la linea della Regione Campania”.
Essere la prima regione ad aver istituito lo psicologo di base é per la Campania un risultato storico, che la rende un esempio per tutte le altre. Infatti,é notizia di poche ore fa che anche la Lombardia abbia seguito la linea dettata dalla Campania istituendo tale figura.
Quanto sta avvenendo,permette anche di sdoganare pregiudizi e tabù che ruotano intorno alla figura dello psicologo. Troppo spesso, erroneamente, infatti si dice che da quest’ ultimo debbano recarsi solo coloro i quali sono affetti da disturbi della psiche, sottovalutando l’importanza che, invece, un percorso di terapia con un esperto del settore può avere.
“Per la Campania è un gran risultato essere la prima regione ad aver istituito lo psicologo di base. Ciò è stato possibile grazie ai fondi che sono stati stanziati per tale figura, i quali serviranno alle Asl per decidere di affiancarla ai medici di base. Credo che questo sia anche un modo per sdoganare i pregiudizi che ruotano intorno allo psicologo. Al giorno d’oggi si ha vergogna di recarsi da quest’ultimo, perché si crede che debbano andarvi solo coloro i quali sono affetti da disturbi psichici gravi. Invece no, non è questo che si dovrebbe pensare. É importante capire che dallo psicologo ci possa andare chiunque, in particolari momenti della propria vita, perché ci si accorge di aver bisogno di confrontarsi con qualcuno, in quanto è molto difficile confrontarsi con se stessi. Avere qualcuno capace di farci vedere le cose con occhi diversi può essere di grande aiuto. Non bisogna avere vergogna. Dobbiamo essere orgogliosi di fare un passo indietro e avere qualcuno che sia disposto ad ascoltarci semplicemente”.
Un appello chiaro,forte,quello della Manzi.
L’ appello di chi sa quanto importante sia avere qualcuno accanto disposto ad ascoltare la parte più profonda di ognuno di noi, quella che non si ha il coraggio di rivelare a nessuno.
Del resto, é questa la verità,nonostante a volte si faccia fatica ad ammetterlo,salvarsi da soli é impossibile. Quindi,ben venga la mano di chi, i modi per condurci verso la salvezza, li conosce tutti.
“Abbiamo dimostrato di avere a cuore la salute dei cittadini, non solo quella fisica, ma anche quella mentale. Molte sono le persone che si rivolgono al medico di base pensando di avere problemi fisici, i quali si rivelano essere poi disturbi psicologici, come ad esempio stress e ansia che incidono anche sulla salute fisica.
In casi come questi lo psicologo è fondamentale”.
Quanto dichiarato dall’avvocato testimonia l’orgoglio di una regione che ha messo al centro di tutto il bene dei cittadini, dando la possibilità, soprattutto a chi non può permettersi determinate cure, di poterne fruire.